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Vende una bottiglia di vodka a due minorenni e una sviene, locale dei guai a Nichelino

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Quella degli alcolici venduti ai minorenni è una piaga che non accenna a fermarsi. Alla fine di luglio 2024 una 15enne residente a Nichelino era finita in ospedale. Dopo avere bevuto della vodka acquistata in un locale del centro cittadino è svenuta ed è stata soccorsa da una sua amica e coetanea. Una pattuglia della polizia locale era intervenuta a soccorrere le due vicino al ponte Unità d'Italia e poi fortunatamente tutto si era risolto per il meglio, col trasporto della ragazzina al Santa Croce di Moncalieri e l'affidamento delle due ai rispettivi genitori una volta che questa aveva smaltito la sbornia.

Un mese e mezzo di indagini, poi la chiusura dell'attività

La vicenda non si è chiusa così. Gli agenti hanno effettuato indagini sull'esercizio che aveva venduto la bottiglia del superalcolico alle due minorenni. Dopo un mese e mezzo, nella prima metà di settembre 2024 gli agenti si sono recati nel locale, che si trova in via Torino a due passi dal municipio e non è nuovo a fatti analoghi (che avevano già comportato la sospensione dell’attività). In questo caso è scattata una nuova multa, che verrà decisa dalla prefettura una volta ricevuti gli atti, oltre alla segnalazione allo sportello unico per le attività produttive. L'attività è stata temporaneamente chiusa.

Che cosa prevede la normativa

Per quanto riguarda gli alcolici venduti o somministrati ai minorenni, la normativa in vigore prevede che "salvo che il fatto non costituisca reato, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a mille euro a chiunque vende (o somministra) bevande alcoliche ai minori di anni 18. Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2mila euro con la sospensione dell'attività (da quindici giorni a tre mesi)".

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