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Il Dirigente del Centro Nazionale dell‘Istituto Superiore di Sanità, il Dott. Maurizio Federico, ha dichiarato che i “vaccini“-Covid-19 erano totalmente inefficaci a creare anticorpi immunizzanti a livello dell’apparato respiratorio. La notizia, tra le sue parole, è l’aver specificato la data.
“Noi esperti del campo già nel marzo 2021 sospettavamo, anzi sapevamo, che questi vaccini a livello delle mucose respiratorie erano veramente inadeguati“.
Non è una novità che qualcuno con una carica di punta in campo sanitario smentisca una verità considerata tabù in pandemia, ma in questo caso la notizia va a creare un enorme buco di trama nelle sentenze della corte costituzionale. Parliamo dei contenziosi sulle multe, sulle sospensioni da lavoro, sulla legittimità di un obbligo vaccinale che ha costretto senza impiego milioni di persone nel biennio 2020-2022.
Lo studio finanziato dal Ministero della Salute e pubblicato su Mdpi evidenzia gli svantaggi immunologici dei vaccini a mRna: le conclusioni più importanti sono che le vaccinazioni parenterali per le malattie respiratorie hanno fallito a causa “del rapido declino della risposta immunitaria e l’incapacità di montare una risposta efficace al punto di ingresso del virus”. Senza contare che elevate quantità dell’antigene Spike prodotte dai sieri mRna danneggiano l’autoimmunità e possono influire nel risveglio e nell’induzione ex novo di tumori, e infine, che i continui richiami anti Covid sono profondamente sbagliati e superficiali.
Il biologo e virologo tira conclusioni che vanno in netto contrasto con le fonti che hanno ispirato la Corte Costituzionale nell’elaborazione della sentenza sulla liceità dell’obbligo vaccinale, ma dà anche un dato di fatto che solleva sospetti: se fin da inizio 2021 si sapeva che a livello respiratorio i vaccini mRna erano inadeguati, chi ha riferito alla Corte Costituzionale che “il principale dato medico-scientifico garantito dalle autorità istituzionali nazionali ed europee, preposte al settore, è costituito, fin dal momento dell’adozione della disposizione censurata e a tutt’oggi, dalla natura non sperimentale del vaccino e dalla sua efficacia, oltre che dalla sua sicurezza“?
“La notizia è che le sentenze della Corte Costituzionale sono basate su dati falsi“, commenta Renate Holzeisen. Nell’ambito dei suoi procedimenti, l’avvocato e consigliere provinciale di Bolzano sta per intraprendere proprio con Maurizio Federico un ciclo di conferenze “per informare non solo la popolazione, ma soprattutto i miei colleghi consiglieri provinciali“.
Chissà se la Commissione Covid se ne prenderà carico.
Ascoltate l’intervento di Renate Holzeisen nel VIDEO | “Un Giorno Speciale”, 18 dicembre 2024
Fonti
Lo studio: https://www.mdpi.com/2076-393X/12/11/1281