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"Viaggiando oltre il perimetro dell'immagine", l'arte contemporanea a Palazzo Saluzzo di Paesana

4 mesi fa 5
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Dal 4 al 26 maggio, l'Appartamento Padronale del settecentesco Palazzo Saluzzo di Paesana ospita la mostra "Viaggiando oltre il perimetro dell'immagine", un affascinante percorso espositivo che accosta immagini scultoree e installative di artisti contemporanei agli affascinanti ambienti storici del palazzo.

Un viaggio nel tempo attraverso l'arte, tra movimenti e cambiamenti

Curata da Lorenzo Bruni e sostenuta da Gruppo Zenit, la mostra presenta opere di Corrado Bonomi, Gianni Cella, Piero Gilardi, Plumcake (Cella, Pallotta, Ragni) e Aldo Spoldi, realizzate in anni differenti. Il filo conduttore del progetto è la critica ai mass media e alla società dello spettacolo, interpretata in chiave pop e attraverso linguaggi artistici eterogenei.

"Viaggiando oltre il perimetro dell'immagine" si configura come un vero e proprio viaggio/dibattito che attraversa diverse epoche e movimenti artistici. Si parte dagli anni Settanta, con le opere di Piero Gilardi e Aldo Spoldi che rimandano ai movimenti studenteschi e alle proteste del '68. Si prosegue con gli anni Ottanta, il "secondo boom" mediatico, rappresentato da Plumcake e Gianni Cella, arrivando infine agli anni Novanta, con le riflessioni sul "crossover" tra i linguaggi artistici di Corrado Bonomi.

Le opere esposte, caratterizzate da colori esuberanti e a tratti malinconici, si inseriscono con armonia negli ambienti preziosi e storici di Palazzo Saluzzo di Paesana: un contrasto che genera un dialogo affascinante tra antico e contemporaneo, tra passato e presente.

Le opere

Tra le opere che spiccano, in apertura, la sala dedicata a Piero Gilardi con la suggestiva "Poiesis": tre grandi alberi in gommapiuma che rimandano alle tre religioni monoteiste e dalle cui radici prende vita una nuova pianta.

poiesis_gilardi

Da non perdere poi i "Castelli in aria" di Corrado Bonomi, che poggiano sulle soffici nuvole in cotone, un'installazione contemporanea che fa un po’ sognare, sospesa su un soffitto d'epoca e i Totem del 1989, sculture ottenute impilando taniche di plastica tenute assieme da tubature di metallo e tracce pittoriche che indagano gli strati terrestri attraverso sezioni stratigrafiche.

E ancora, le maschere in resina di Gianni Cella, che rimandano all'immaginario delle tribù nordamericane e le sagome dei Plumcake, come quella del 1990 esposta alla Biennale di Venezia, che raffigura un giovane imperturbabile di fronte al caos circostante.

Info utili

Ingresso libero. Orari di apertura: dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 19 o su appuntamento telefonando al numero 3470103021.

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