Vincenza Saracino uccisa a coltellate: il sexy shop, l'ultimo viaggio in bici e gli interrogatori al marito. Cosa sappiamo

Sparita nel nulla martedì 2 luglio, Vincenza Saracino è stata ritrovata senza vita in un casolare a Preganziol con una profonda ferita alla gola. Secondo quanto si è appreso da fonti vicine gli inquirenti, la donna sarebbe stata uccisa a coltellate. È scattata ieri la caccia all'assassino della donna, originaria di Molfetta. Interrogato il marito Fabio, che era stato già sentito al momento della scomparsa.

Omicidio Preganziol, cosa sappiamo

Prima che venisse rinvenuto il corpo di Vincenza Saracino, la prefettura di Treviso aveva trasmesso un comunicato di scomparsa riferendo che la donna si era allontanata dal luogo di lavoro, a Preganziol, martedì pomeriggio alle 17 con una city bike elettrica di colore azzurro con cestino e portapacchi di colore nero, facendo perdere le tracce.

L'ultimo avvistamento segnalato alle forze dell'ordine era stato nei pressi di un supermercato nella zona, laterale alla strada Terraglio, intorno alle 17.30.

La vittima e il marito sono i titolari di un sexy shop nella cittadina in provincia di Treviso. Dopo aver lasciato il negozio martedì, si è allontanata e non ha più dato sue notizie, ha fatto sapere il marito, attualmente non indagato. Al momento non è certo che Vincenza Saracino sia stata uccisa all’interno del casolare e non si esclude che sia stata trascinata lì, lontana da occhi indiscreti, dopo essere stata ferita a morte. Al vaglio le telecamere di sicurezza per ricostruire il tragitto fatto dalla donna. 

Gli oggetti mancanti

Ora si attendono gli esiti dei rilievi della Scientifica e le ricerche in queste ore stanno proseguendo perché mancano all'appello alcuni effetti personali della donna che l'omicida potrebbe aver gettato nei paraggi e soprattutto l'arma del delitto.