Violentava il fratellino e le sorelle: a processo anche il padre che non impedì l'incesto

"Ho sempre avuto questo brutto bisogno". Così in tribunale a Torino un giovane di 25 anni, di origine romena, ha giustificato gli abusi sessuali che commetteva su un fratellino e alcune delle sorelle più piccole. L'imputato  che ha ammesso gli addebiti è già stato condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione in abbreviato.

Il processo ora riguarda il padre, accusato di non avere impedito che l'incesto accadesse. Alla madre, chiamata a rispondere della stessa condotta omissiva basata su maltrattamenti e convinzioni religiose, sono stati già inflitti 4 anni e 4 mesi. "A un certo punto - ha detto il giovane - chiedevo se potevo fare delle cose, a loro sembrava che andasse bene e quindi pensavo che fosse tutto normale. Ora mi rendo conto che continuavo a sbagliare»". Ha scritto anche una lettera il 25enne per scusarsi di quanto fatto, ma niente potrà cancellare quanto subito dal fratello e dalle sorelle. Una delle ragazze, dopo avere subito le attenzioni del condannato, all'età di 8 anni entrò in un monastero in Romania, dove vive tuttora. La monaca ortodossa - che è stata ascoltata come teste in aula martedì 28 maggio - ha detto di non ricordare di aver fatto "qualcosa di grave" con il fratello: "erano solo dei giochi".

Il venticinquenne, non si è giustificato ma ha raccontato di aver avuto un padre severo, aggressivo e a volte violento ossessionato dalla religione e dalla condotta: "Diceva che le donne devono indossare solo la gonna, i pantaloni erano un peccato grave. Ma le mie sorelle non ascoltavano".

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