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Violenza estrema nel carcere d'Ivrea: detenuto fa un occhio nero a un poliziotto

3 settimane fa 2
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Ancora un'aggressione, e anche questa volta gravissima, nei confronti di due operatori di polizia penitenziaria del carcere di Ivrea. Alle ore 19 circa di martedì 28 agosto, un detenuto di origini gambiane, al 1° piano detentivo della casa circondariale d'Ivrea, e già resosi protagonista per essersi arrampicato anche sul muro del cortile passeggi, ha picchiato due poliziotti.

Violenza inaudita

Il detenuto approfittando del cambio turno tra agenti, ha aspettato l'apertura del cancello e ha tentato la fuga, ma uno dei due poliziotti lo ha bloccato. Per tutta risposta, lo ha preso per il bavaro e lo ha trascinato dentro la sezione e ha iniziato a colpirlo e insultarlo. È intervenuto anche l'altro operatore che si è preso un violento calcio in faccia che gli procurato un ematoma all'occhio sinistro. Grazie all’immediato intervento di altri agenti cola’, richiamati dall'allarme, si è evitato il peggio.

La denuncia

"Da tempo e ripetutamente è stato fatto presente che alla casa circondariale d'Ivrea manca il comandante di reparto titolare, figura 'perno', che impartisce direttive e linee guida con conseguente totale abbandono a se stesso del personale da parte dell'amministrazione penitenziaria centrale dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e che tra l’altro, chi di dovere, non provvede nemmeno ai trasferimenti dei detenuti  responsabili che ogni giorno si rendono protagonisti di atteggiamenti aggressivi e violenti  che mettono a grave repentaglio l'ordine e la sicurezza interna dell'Istituto. Detti detenuti spadroneggiano all’interno  senza  preoccupazione alcuna, ‘comandano’  e fanno ciò che vogliono senza temere sanzione in merito a tali comportamenti interni". 

Come si lavora nel carcere

"I poliziotti penitenziari della casa circondariale d'Ivrea ormai sono esausti dalle troppe ore di lavoro e dallo stato di totale abbandono in cui si trovano da parte dei vertici. Gli agenti coinvolti nell'aggressione hanno dovuto recarsi presso il pronto soccorso dell'ospedale Eporediese per le cure del caso e sono stati dimessi nella tarda serata di ieri con una prognosi di 10 giorni ciascuno per le ferite riportate. Adesso servono provvedimenti urgenti e concreti che pongano fine a questa 'mattanza'. Leo Beneduci segretario generale Osapp chiede che il Ministro Nordio  attivi un'indagine ispettiva da subito al fine di comprendere presso l’amministrazione penitenziaria centrale quali sono i motivi ostativi che impediscono la nomina di un comandante di reparto titolare  rimuovendo ogni ostacolo e avvicendando senza indugio i vertici responsabili di una siffatta e grave situazione".

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