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Violenza sul bus, alla stazione e in strada tra Rivarolo e Pont Canavese: dieci denunciati

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Davide Petrizzelli

Davide Petrizzelli 22 maggio 2024 10:45

Dieci persone, tutte giovani tranne un uomo, sei maggiorenni e quattro minorenni, italiane e straniere, residenti nei Comuni di Castellamonte, Pont Canavese, Cuorgnè e Rivarolo Canavese sono state denunciate dai carabinieri della stazione di Pont a metà maggio 2024 per una serie di disordini avvenuti nella zona all'inizio dello scorso mese di gennaio.

La sera del 6 gennaio, infatti, nove giovani della zona, sette maschi e due femmine, perlopiù di origine nordafricana erano saliti a bordo di un pullman Gtt alla stazione di Rivarolo con la pretesa di viaggiare privi del biglietto, arrivando quasi alle mani con l’autista e, conseguentemente, causando ritardo nella corsa del mezzo, che era diretto verso Pont. Nella circostanza, una passeggera 21enne, a bordo del mezzo con la sorella (entrambe abitano a Pont) aveva preso le difese dell’autista del servizio pubblico. Per questo, le due ragazze della banda avevano aggredito la giovane, prima minacciandola e poi mettendole le mani addosso. La lite, che aveva determinato un ritardo di più di 40 minuti alla partenza del mezzo, era stata sedata soltanto con l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Rivarolo, che avevano identificato i componenti del gruppo dei nove e avevano acquisito testimonianze e le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del bus allo scopo di ricostruire i fatti.

La vicenda, però, non si era conclusa nella serata del 6. Tre sere dopo, il 9 gennaio, il padre della giovane aggredita, individuando alcuni degli autori dell'episodio all’interno della sala d'aspetto della stazione ferroviaria di Rivarolo, aveva deciso di fare giustizia privatamente alla figlia aggredendoli con una spranga di ferro. Lo scontro era poi proseguito fuori dalla stazione ferroviaria, in mezzo alla strada, con lanci reciproci di sassi e bottiglie di vetro.

Ma anche così non era ancora finita. Un ulteriore strascico della contesa era avvenuto la serata successiva, il 10 gennaio. Questa volta era stata la banda di giovani nordafricani che, verosimilmente per vendicarsi dell’aggressione subita alla stazione il giorno precedente, si era presentata sotto l’abitazione dell’uomo e delle sue figlie, bersagliandogli l’autovettura con pietre e bottiglie.

Successivamente l'uomo era andato dai carabinieri della stazione cittadina per raccontare l'episodio, ma aveva omesso di raccontare l'intera storia limitandosi all'atto vandalico conclusivo. Le indagini hanno invece permesso di ricostruire tutta la vicenda. Alla fine tutti i componenti della banda dei nove sono stati denunciati  per interruzione di pubblico servizio, percosse, minacce e getto pericoloso di cose. Anche il genitore giustiziere è stato denunciato, in questo caso per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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