Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Almasri, Piantedosi: «Espulso dall'Italia perché pericoloso, misura più adeguata per la sicurezza dello Stato»

3 ore fa 1
ARTICLE AD BOX

Il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish è stato rilasciato nella serata del 21 gennaio «per poi essere rimpatriato a Tripoli, per urgenti ragioni di sicurezza, con mio provvedimento di espulsione, vista la pericolosità del soggetto. Il governo ha dato la disponibilità a rendere un'informativa di maggiore dettaglio sul caso in questione. Sarà quella l'occasione utile per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda, ivi compresa la tempistica riguardante la richiesta, l'emissione e l'esecuzione del mandato di cattura internazionale, che è poi maturata al momento della presenza in Italia del cittadino libico». Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al question time al Senato sul caso Almasri.

Pianteodsi ha spiegato che «lo scorso 19 gennaio, il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish, da poco arrivato a Torino dopo essere stato nei giorni precedenti in altri Paesi europei, è stato sottoposto all'esecuzione del mandato d'arresto internazionale a fini di estradizione, emesso il giorno precedente dalla Corte penale internazionale. Ad avvenuta esecuzione del provvedimento, sono stati informati gli uffici della Procura generale presso la Corte d'Appello di Roma e il competente Dipartimento del ministero della Giustizia, oltre al difensore nominato d'ufficio e le autorità consolari. Il cittadino libico - ha aggiunto - è stato temporaneamente associato alla locale casa circondariale 'Lorusso e Cotugno' e, quindi, messo a disposizione dell'autorità giudiziaria competente, ossia la Corte d'Appello di Roma e la citata Procura generale presso la stessa Corte d'Appello. Il successivo 21 gennaio, la Corte d'Appello di Roma, nell'ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull'arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l'immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa».

«A seguito della mancata convalida dell'arresto da parte della Corte d'appello di Roma, considerato che il cittadino libico era 'a piede libero' in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato» ai sensi della legge. «Il provvedimento è stato notificato all'interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale». Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al question time al Senato sul caso Almasri. Per Piantedosi l'espulsione in quel momento «era la misura più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso». 

Leggi tutto l articolo