ARTICLE AD BOX
Circa duecento ambulanti guidati dal Goia - associazione sindacale di categoria - questo pomeriggio, lunedì 11 novembre 2024, si sono dati appuntamento in piazza XVIII Dicembre per dare vita a un corteo che ha animato le vie del centro di Torino. Partiti intorno alle 16 hanno sfilato su via Cernaia e via Pietro Micca, terminando la loro manifestazione in piazza Castello davanti alla sede della Prefettura dove hanno chiesto un incontro al Prefetto di Torino.
"Mi sento impiccato", ci ha raccontato un ambulante che si è presentato alla manifestazione con un cappio al collo: "Ci vogliono obbligare a cambiare i furgoni, ma in questo momento noi non abbiamo 30.000 euro per cambiare un furgone perché stiamo lavorando veramente poco. Noi arriviamo al mercato, piazzato il furgone che poi rimane fermo per otto ore, noi non inquiniamo niente. Adesso ci hanno anche tolto la fascia oraria e siamo in multa tutti i giorni".
"Questo è solo l'inizio della protesta perché c'è una specie di persecuzione nei confronti del comparto", aggiune Giancarlo Nardozzi del Goia, "possiamo andare a lavorare a piedi? Poi c'è la Bolkestein che ci perseguita. Stiamo chiedendo un tavolo di concertazione, serio, con chi rappresenta veramente la categoria per mettere per una volta la parola fine alla tortura del comparto".
Infine c'è il tema della tassa giornaliera che verrebbe abolita se passasse un decreto di legge presentato in Senato: "L'annullamento della tassa giornaliera permette di abbattere del 30% le spese a carico dei colleghi e le distribuisce durante l'anno", ha aggiunto Gregory Mass del Goia, "Inoltre permette ai Comuni di avere entrate certe. Questo ddl sta minacciando questo guadagno che abbiamo avuto tutti".
In Evidenza
Potrebbe interessarti
Ambulanti protesta in centro a Torino, in 200 sfilano in corteo: "Ci stanno impiccando"