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Ancora violenza nel carcere delle Vallette a Torino: altri due agenti aggrediti, eguagliati i numeri del 2023

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Nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 8 settembre 2024, un detenuto straniero ha provocato il caos nel carcere delle Vallette a Torino. Inizialmente pretendeva di girovagare liberamente nella rotonda del piano detentivo, per poi recarsi a trovare un suo amico carcerato in un’altra sezione. Al diniego da parte degli agenti della polizia penitenziaria ha dato in escandescenze lanciando lo sgabello contro il cancello della sezione, minacciando e offendendo i poliziotti.

A nulla è servita l’estenuante opera di persuasione di questi ultimi. Anzi, il detenuto si è procurato un bastone rudimentale e poi ha lanciato contro di loro il carrello della cena destinato all’intera sezione, rovesciando il cibo a terra. Quando i poliziotti hanno cercato di arginarlo, lui ha fatto cadere a terra un ispettore e poi ha colpito al volto con un calcio un agente. I due sono stati trasportati all'ospedale Maria Vittoria, da cui sono stati dimessi con prognosi di uno e cinque giorni. Una volta condotto in cella con estrema fatica, l'esagitato ha scagliato frutta e altri oggetti colpendo ancora gli stessi poliziotti.

Osapp: "In soli nove mesi eguagliato il record negativo dello scorso anno"

Secondo i dati forniti dall'Osapp, ieri è stato eguagliato, in neanche nove mesi circa, il record negativo delle aggressioni da parte di detenuti stabilito l’anno scorso. Nel 2024, infatti, gli episodi denunciati sono 42, per un totale di 56 poliziotti penitenziari rimasti feriti. "La situazione nel carcere di Torino - ribadisce il segretario generale Leo Beneduci - è totalmente fuori controllo come pure in tutte le carceri del distretto e italiane. Il personale di polizia penitenziaria in servizio qui, come anche nelle restanti carceri italiane, è allo stremo delle forze e non ce la fa più. La situazione è davvero drammatica in ogni istituto, a Torino come a Ivrea e altri istituti penitenziari, non è stato ancora nominato un comandante di reparto titolare. La situazione giorno dopo giorno sta diventando sempre più pericolosa, il personale naviga a vista, completamente abbandonato a se stesso, dalla politica e dall’amministrazione penitenziaria".

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