Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Andrea Prospero morto a Perugia. I farmaci, la seconda casa affittata e il giallo dei tre cellulari

1 giorno fa 1
ARTICLE AD BOX

PERUGIA - La svolta nelle ricerche di Andrea Prospero, scomparso da venerdì, è arrivata ieri all'improvviso per telefono. A chiamare la questura è un'agenzia immobiliare di Milano: «In un nostro appartamento nel centro di Perugia c'è un ospite con quel nome». La polizia, fino a quel momento impegnata nelle ricerche tra Monteluce e Pretola, corre in via del Prospetto, traversa di via della Viola.

Andrea Prospero morto, i punti oscuri

E il cattivo odore lungo le scale non fa bene sperare. E infatti in quella stanza affittata già 15 giorni fa, adagiato sul letto intatto, c'è il cadavere di Andrea. Girato su un fianco, con le gambe che toccano terra, già in stato di decomposizione.

Sul suo corpo, secondo quanto emerso dalla prima ricognizione, nessun segno di violenza, ma quei blister vuoti di farmaci danno la risposta che, da venerdì, nessuno voleva sentire: l'ipotesi più concreta è che il diciannovenne di Lanciano, studente del primo anno di Informatica, si sia tolto la vita. Sarebbe uscito con questa idea dallo studentato di via Bontempi alle 10.53, con addosso solo il suo zaino blu. L'ultimo segnale alle 12.45 quando ha dato conferma alla sorella gemella Anna, anche lei studentessa dell'Università di Perugia, dell'appuntamento previsto per il pranzo alla mensa di via Pascoli. Poi il nulla. Il telefono da quel momento è rimasto spento, con la cella telefonica che ha agganciato il ripetitore di Monteluce, dove appunto si sono concentrate in questi giorni le ricerche della task force coordinata dal prefetto vicario Nicola De Stefano e con la procura di Perugia, con il capo Raffaele Cantone e l'aggiunto Giuseppe Petrazzini, che avevano aperto un fascicolo per omicidio volontario. Una scelta solo ed esclusivamente tecnica, per consentire quegli accertamenti sui tabulati che un fascicolo senza ipotesi di reato non rendevano possibili. Ma nessuno degli inquirenti, pur lasciando aperta ogni ipotesi, ha pensato a una scomparsa non legata a motivi personali. Con l'ipotesi dell'allontanamento volontario prima e del gesto anticonservativo poi che restano ancora adesso la pista privilegiata.

Andrea Prospero morto, trovato il corpo in centro a Perugia: con lui dei blister di farmaci, il telefonino e il pc


Secondo quanto filtra dall'indagine, Andrea avrebbe affittato a circa mille euro quell'appartamento, che aveva prenotato online e senza mai incontrare il proprietario o un addetto al check in. Un affitto concluso via internet, le chiavi trovate in un cassetto come tutti gli ospiti e con il pagamento sembra effettuato con una carta prepagata, quella che sarebbe stata ricaricata - con circa il doppio della somma versata - proprio dalla sua famiglia. Di soldi spicci in tasca, invece, il giovane avrebbe avuto i circa 300 euro prelevati dalla sua poste pay lunedì 20 gennaio, pochi giorni prima di scomparire nel nulla. Perché nessuno lo ha notato mentre camminava per i soli 150 metri che dividono via Bontempi con via del Prospetto, né venerdì né prima: sarebbe entrato nel monolocale e non sarebbe più uscito. Sarà l'autopsia affidata al medico legale Sergio Scalise Pantuso e fissata per domani a verificare se siano stati quei farmaci a causarne la morte, per suicidio o intossicazione, e soprattutto quando. Se li abbia ingeriti già venerdì o successivamente.

Andrea Prospero, lo studente sparito a Perugia. Parla il vice preside della facoltà: «Il ragazzo? Non l’abbiamo mai conosciuto»


Di certo ci sono diversi aspetti strani in questa vicenda e in questa morte, a partire dall'affitto iniziato oltre due settimane fa, con soldi che – considerando anche la semplicità della famiglia – avrebbero potuto servire ad altro, piuttosto che a un secondo alloggio rispetto alla sua stanza nell'ostello divisa con Gabriel. Poi, oltre ai blister, nella stanza sono stati trovati tre cellulari, compreso quello conosciuto dalla famiglia ma senza sim inserita. A cosa gli servivano tutti quei telefoni? In bagno, inoltre, sono stati trovati una lametta da barba, uno spazzolino ma anche una corda, che rafforza l'idea della volontà di farla finita. Per gli esami universitari in vista? Per un disagio personale non emerso tra amici e famiglia? Per qualche guaio in cui si era cacciato - magari online - e da cui non trovava più via d'uscita? Di certo, ancora, dopo il primo affitto e il primo pagamento, Andrea all'agenzia immobiliare aveva già chiesto una proroga, ma quando non è arrivato il nuovo pagamento l'agenzia ha iniziato a chiamarlo su un secondo numero, non ottenendo mai risposta. Da lì i dubbi e poi la scoperta: quel cliente che non paga più ha lo stesso nome dello studente scomparso. Un dubbio che ha portato alla segnalazione e poi al ritrovamento del suo corpo senza vita. E al dolore di una famiglia e di due città. Che fino all'ultimo hanno sperato di rivedere Andrea vivo.

Leggi tutto l articolo