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Andrea Prospero, il 19enne studente universitario di Lanciano, è stato trovato senza vita in un appartamento in via del Prospetto, nel centro storico di Perugia. Le speranze di ritrovarlo si sono spente ieri pomeriggio, cinque giorni dopo la scomparsa, quando il corpo è stato scoperto in un monolocale preso in affitto in una struttura ricettiva utilizzata per affitti brevi. Sono stati proprio i titolari dell’agenzia immobiliare a condurre gli inquirenti nella camera, situata al piano terra della palazzina che si trova a poca distanza dall’Ostello “Don Emilio Bromuri”, dove il ragazzo, iscritto al primo anno di informatica, divideva la stanza con uno studente di Macerata.
IL RITROVAMENTO
Dalle prime informazioni, l’agenzia avrebbe provato a contattare inutilmente Andrea e, insospettita, ha chiesto al proprietario del monolocale di accertarsi che il giovane fosse ancora lì, rinvenendolo morto. Sul posto, si sono recati il Procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini, titolare delle indagini aperte senza ipotesi di reato. Andrea era sul letto, in stato di decomposizione, segno che la morte potrebbe risalire al 24 gennaio, quando il giovane ha fatto perdere le sue tracce. Accanto a lui, sono stati trovati il telefonino (spento da giorni), blister di farmaci e lo zainetto con il pc. La prima ipotesi della Procura è quella del gesto volontario. L’autopsia e l’esame tossicologico potranno chiarire con precisione le cause del decesso.
La notizia ha raggiunto i genitori di Andrea, Michele Prospero, ex dipendente comunale in pensione, e la madre Teresa Bilka, casalinga, che sono sprofondati nello sconforto. Mai avrebbero pensato ad un epilogo così doloroso. Anche ieri il padre del giovane, rientrato martedì da Perugia dove era andato domenica scorsa per seguire da vicino le ricerche, aveva escluso l’allontanamento volontario del figlio.
LA SCOMPARSA
Andrea era stato cercato per diversi giorni dopo la denuncia di scomparsa presentata dalla sorella gemella Anna, studentessa di design, la sera del 24 gennaio alla polizia del capoluogo umbro. Da quel momento erano iniziate le ricerche, che fino a ieri hanno impegnato carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili del fuoco e protezione civile. L’ultima immagine di Andrea ancora vivo risale alla mattina di venerdì scorso, quando le telecamere di videosorveglianza dell’Ostello lo avevano ripreso mentre usciva intorno alle 10:53. Poco dopo, alle 11:45, la sorella Anna gli aveva inviato un messaggio per pranzare insieme alla mensa universitaria di via Pascoli. Andrea lo aveva visualizzato senza rispondere e, circa un’ora dopo, il suo telefono risultava già irraggiungibile. Le ricerche si erano concentrate invano nel quartiere periferico di Monteluce, dove il suo cellulare è stato agganciato da una cella telefonica.