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Antonella Lopez uccisa a Molfetta: spari in disco, la 19enne morta per shock emorragico. Il sindaco: «Metal detector nei locali»

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Tragedia vicino Bari. Una barese di 19 anni,  Antonella Lopez, è morta, uccisa a causa di una sparatoria, un agguato avvenuto all'interno della discoteca Bahia beach di Molfetta (Bari). Tre ragazzi che si trovavano nel locale sono rimasti feriti. Uno di loro sarebbe un boss emergente della mala barese ed è stato colpito da un proiettile al polpaccio destro, ora è ricoverato al Policlinico di Bari. Gli altri due, feriti lievemente, probabilmente saranno dimessi in giornata.

Uno dei numerosi proiettili esplosi stanotte ha raggiunto la vittima a una spalla, ferendola mortalmente ad alcuni vasi sanguigni afferenti alla aorta. La dinamica dell'agguato è ancora in fase di ricostruzione: le indagini sono in corso da parte dei carabinieri coordinati dalla Dda di Bari. Sono diversi i testimoni che i militari stanno ascoltando

Dopo essere rimasta ferita Antonella Lopez è stata rianimata dai sanitari del 118 intervenuti sul posto, ma non c'è stato nulla da fare. Nel locale, che è affacciato sul mare, sono al lavoro i Carabinieri della Compagnia di Molfetta e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari coordinati dalla Dda di Bari per il presunto coinvolgimento nei fatti di esponenti di un clan mafioso di Bari. Tra i feriti c'è infatti un ragazzo, Eugenio Palermiti, cognome non sconosciuto agli inquirenti perché connesso alle vicende della mala barese (clan Parisi-Palermiti). 

Ragazza di 19 anni uccisa in discoteca, la rissa e poi la sparatoria

Una rissa, che ha coinvolto almeno una decina di persone, è avvenuta poco prima della sparatoria in cui questa notte, intorno alle 3, nel Bahia Beach di Molfetta è stata uccisa Antonella, una ragazza di soli 19 anni che abitava al quartiere San Girolamo, alla periferia nord di Bari e che stanotte è morta, colpita da un proiettile. Questa la prima ricostruzione dell'omicidio sul quale indagano la Direzione distrettuale antimafia e i carabinieri del nucleo investigativo di Bari e di Molfetta. La titolarità della Dda fa presupporre il coinvolgimento di elementi della criminalità di Bari. I carabinieri stanno sentendo alcune persone presenti al momento della tragedia nel Bahia Beach, una struttura che è sia lido balneare che locale da ballo. Nella sparatoria sono rimasti feriti anche un amico di Antonella Lopez (all'anagrafe Antonia Lopez) e altre due persone, tutti di giovane età.

Un ferito spacca computer al Pronto soccorso di Bari

Avrebbe inveito contro il personale sanitario del Pronto soccorso del Policlinico di Bari e scaricato la sua rabbia su uno dei Pc dell'ambulatorio danneggiandolo, uno dei tre feriti nell'agguato compiuto la scorsa notte nel Bahia beach. Secondo quanto si apprende, mentre i medici lo stavano medicando il giovane avrebbe avuto uno scatto d'ira che lo avrebbe portato a urlare e poi a scaraventarsi contro il computer, rompendolo. I medici l'hanno poi calmato. Dei ricoverati dopo l'agguato, due si trovano nel reparto di Ortopedia e l'altro in Chirurgia plastica del Policlinico. Le loro condizioni non sono gravi. Uno ha riportato la frattura di un gomito, un altro ha problemi ad un ginocchio dovuti alla probabile presenza di frammenti di un proiettile mentre il terzo ha una ferita a un avanbraccio. 

Bahia beach sotto sequestro

I carabinieri di Molfetta hanno sottoposto a sequestro probatorio il Bahia Beach. Il provvedimento è stato disposto in base all'articolo 354 del codice di procedura penale, con lo scopo di raccogliere tutti gli elementi utili all'indagine. L'inchiesta dalla Direzione distrettuale antimafia ipotizza il coinvolgimento di esponenti della criminalità organizzata di Bari.

Il racconto degli attimi di terrore nel locale

«È stato un attimo. Erano le 2:45, verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale, è accaduta la tragedia. Mai nulla del genere è mai successo nel mio locale». Lo dichiara all'Ansa, Nicola Spadavecchia, titolare del locale della litoranea di Molfetta (Bari) dove la notte scorsa nel corso c'è stata la rissa. «Io non ero in pista, ero nel mio ufficio - continua l'imprenditore - questo gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l'inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne». Sul posto sono ancora in corso indagini e rilievi dei carabinieri coordinati dalla Dda di Bari. «Siamo vicino alla famiglia della giovane donna rimasta uccisa ma anche noi siamo vittime di questi atti di violenza assurdi», conclude.

«Bisogna mettere fine a questo scempio. Questi giovani non si divertono, purtroppo devo dirlo. I giovani oggi non si divertono. I giovani oggi vogliono morire e fanno morire. Mancano più controlli ma non da parte dei titolari di queste situazioni ma i controlli in generale. Qui c'era la sicurezza, come sempre. Mai accaduto qualcosa del genere». Così Pasqua Spadavecchia, sorella del titolare del Bahia Beach di Molfetta Nicola Spadavecchia, parlando con i cronisti all'uscita della struttura dove stanotte in una sparatoria è morta la giovane Antonia Lopez. «Stiamo malissimo - ha detto rispondendo ai cronisti - sono venuta per trovare mio fratello e vedere come sta. La famiglia si unisce in questi problemi e situazioni e purtroppo bisogna affrontare anche questo».

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Il sindaco Minervini: «Servono metal detector a ingresso locali»

«Non è più procrastinabile nei locali a grande affluenza, soprattutto nelle ore serali e notturne, l'utilizzo di strumenti come i metal detector per controllare in via preventiva gli ingressi e, come minimo, evitare che entrino armi. Stiamo creando una rete con i sindaci della Città Metropolitana di Bari e proveremo con quelli della Bat e dei paesi vicini affinché la nostra voce si faccia sempre più forte insieme a quella del procuratore (di Trani ndr) non solo per un rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine sul territorio ma proprio per leggere questi episodi in via preventiva piuttosto che intervenire dopo che accadono». Lo dice all'Adnkronos il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, commentando l'omicidio di una 19enne avvenuto la scorsa notte durante una maxi rissa in un locale e lido della città, probabilmente durante una rissa. Nei giorni scorsi il procuratore di Trani, Renato Nitti, aveva ribadito la sua posizione già espressa più volte in precedenza circa la presenza non adeguata quanto a numeri delle forze dell'ordine nel territorio di sua competenza. Minervini dopo aver ricordato che «da anni questi episodi a Molfetta non succedevano ma si erano registrati in varie parti del territorio», sottolinea la necessità di «una maggiore attenzione alla gente che entra in questi locali. Tutti i sindaci vorrebbero una maggiore presenza di forze dell'ordine e sicuramente il procuratore ha maggiori elementi di conoscenza, proprio perché ha un raggio di osservazione molto più ampio del mio ma ritengo, insieme agli altri colleghi, che il punto è quello di una 'lettura' preventiva del territorio». «La domanda è: che sta succedendo? E perché qui? Sono convinto - conclude il sindaco di Molfetta - che gli organi di investigazione, sia quelli locali che quelli della Direzione distrettuale antimafia riusciranno a identificare gli autori».

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