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Assessore alla legalità da pochi giorni e indagato da cinque mesi: il caso in Comune a Torino

5 mesi fa 4
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Appena nominato assessore alla Legalità del Comune di Torino, è indagato da inizio anno per abuso d’ufficio e rivelazione del segreto istruttorio. 

Marco Porcedda, ex carabiniere, da pochi giorni è al fianco del sindaco Stefano Lo Russo che lo ha nominato in sostituzione di Gianna Pentenero, attualmente candidata alla presidenza della Regione. E però, il tenente colonnello, in aspettativa da inizio anno, è coinvolto in un'inchiesta giudiziaria per cui la procura ora chiede l'archiviazione, ma che lascia dubbi in termini di opportunità politica: avrebbe sfruttato il suo ruolo di militare per aiutare un'amica, procurandole un documento riservato su una vicenda che coinvolge la donna e il suo ex marito. 

Come riporta Repubblica, l'evento che ha dato avvio all'indagine risale al 2022. È stato depositato a inizio 2023, invece, l'esposto da parte dell'ex compagno dell'amica di Porcedda, dando così il via all'inchiesta nei primi mesi dell'anno. Il pm Giovanni Caspani, titolare del fascicolo, ha chiesto l'archiviazione di entrambi i reati contestati: il presunto abuso d’ufficio per "fatto che non sussiste" e l’altro per "tenuità del fatto". Secondo la procura, Porcedda avrebbe violato l'articolo 326 del codice penale, che sanziona il pubblico ufficiale che "per procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale, si avvale illegittimamente di notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete". Tuttavia, dato che il fatto è considerato di lieve entità, il pm ha deciso di non procedere con la richiesta di rinvio a processo. Secondo la difesa di Marco Porcedda, il militare avrebbe redatto una relazione di servizio trovandosi di fronte a una delicata situazione tra i due ex coniugi che "in questo caso non rappresenterebbe un atto coperto dal segreto", è l'opinione dell'avvocato Roberto Capra, che aggiunge: "La procura non intende portare avanti delle contestazioni nei confronti del mio assistito ritenendole sostanzialmente insussistenti e non meritevoli di un processo".

La pensa diversamente Simona Gibba, legale che assiste l’ex marito dell’amica di Porcedda, che si è opposto alla richiesta di archiviazione. Dunque, ora sarà il gip a sentire in udienza le parti coinvolte e a decidere cosa fare: confermare l'archiviazione, chiedere al pm di continuare le indagini o rinviare a giudizio il neo-assessore che all'indomani del suo debutto in Sala Rossa è diventato già un caso in Comune. 

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