ARTICLE AD BOX
Un nuovo studio australiano e i recenti sviluppi negli Stati Uniti riportano al centro del dibattito globale l'allarme sull'influenza aviaria, con implicazioni critiche soprattutto per le donne in gravidanza. I dati evidenziano un tasso di mortalità estremamente elevato e un rischio crescente di trasmissione del virus all'uomo. Secondo una metanalisi condotta dal Murdoch Children's Research Institute (Mcri) di Melbourne, contrarre l'influenza aviaria durante la gravidanza può essere letale per il 90% delle donne infette. I ricercatori hanno esaminato 1.500 studi, individuando 30 casi documentati di contagio in gravidanza: 27 delle donne coinvolte sono decedute.
Rachael Purcell, coautrice dello studio, sottolinea come le donne incinte rappresentino una popolazione ad alto rischio spesso esclusa dalle sperimentazioni vaccinali. "È fondamentale un cambiamento di paradigma: le donne in attesa devono essere incluse nei piani pandemici per evitare morti evitabili," afferma l’esperta.
Il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (SIGO), Vito Trojano, ribadisce la necessità di promuovere la vaccinazione durante la gravidanza: "Abbiamo sempre raccomandato l’antinfluenzale alle donne in gravidanza per ridurre complicazioni che possono compromettere il buon esito della gestazione, incluse minacce d'aborto e nascite pretermine."
Segnali dagli Usa, virus più vicino all’uomo
Negli Stati Uniti, l’influenza aviaria ha iniziato a interessare animali sempre più vicini all’uomo, tra cui bovini, polli e persino gatti. Matteo Bassetti, virologo e direttore di Malattie Infettive al Policlinico San Martino di Genova, avverte: "Il 2025 potrebbe essere l’anno dell’aviaria. Un articolo su Science segnala che basta una piccola mutazione perché il virus acquisisca la capacità di trasmettersi da uomo a uomo."
L’allarme arriva dalla Contea di Los Angeles, dove due gatti domestici sono morti dopo aver consumato latte crudo contaminato. Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente i casi, che rappresentano un ulteriore passo verso la possibilità di una trasmissione più ampia. "La California ha già dichiarato lo stato di emergenza sull’aviaria, mentre il resto del mondo si organizza con vaccini e farmaci. Solo in Italia sembriamo ignorare la minaccia," sottolinea Bassetti.
Il ruolo della prevenzione e delle campagne vaccinali
L’allarme globale si concentra sulla necessità di implementare misure preventive, soprattutto per le categorie più vulnerabili. Gli esperti raccomandano un rapido aggiornamento dei piani pandemici, con una maggiore attenzione alle donne in gravidanza e alla preparazione di riserve vaccinali. "La situazione negli Stati Uniti dimostra che il virus non è più confinato a regioni remote, ma è una minaccia globale. La prevenzione e la vaccinazione restano le armi più efficaci per contrastare l’espansione dell’aviaria," conclude Trojano.
L’attenzione alle donne in gravidanza, unita a un monitoraggio costante e alla preparazione sanitaria, sarà cruciale per affrontare un’eventuale emergenza pandemica legata all’aviaria.