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Redazione
Il settimo e ultimo appuntamento di sabato 11 maggio alle ore 21:00 è con “Davidson” della compagnia Balletto Civile, proposto all’interno della rassegna diffusa di danza contemporanea “We Speak Dance”. Il Padre Selvaggio è un abbozzo di sceneggiatura scritta nel '63 e pubblicata postuma nel fatale 1975. Il regista non trovò finanziatori, spaventati dalla sua libertà di pensiero, e il film non si realizzò.
È la storia di Davidson, un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa e del suo incontro con un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera alter ego dello stesso Pasolini - che cerca di dare ai suoi ragazzi un’istruzione moderna e anticolonialista.
Questa opera sospesa racconta soprattutto il conflitto tra l’insegnante e Davidson, diffidente alle novità di metodo e di cultura del nuovo insegnante proprio perché è il più intelligente. Il cuore di questo contrasto è il dilemma del rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia, della tensione verso l’altro da sé.
Uno scritto breve e intenso, con una forte valenza politica e non solo poetica, una sorta di canovaccio che sfugge alle definizioni concepito da Pasolini soprattutto come una successione di immagini e di indicazioni di azioni.
Una sceneggiatura ibrida che mischia codici e linguaggi differenti e proprio nell’assenza della sua realizzazione offre un grande potenziale espressivo. Una forma indefinita che presenta qualità visive che si prestano alla messa in scena danzata, in una vertigine tra opera letteraria e teatro fisico.
A interpretare Davidson è Confident Frank, un giovane performer di talento incontrato da Balletto Civile in occasione del progetto “10 Di/Versi. Madrigali contemporanei” tenutosi a Modena nell’autunno 2021. Con lui in scena Maurizio Camilli, che firma anche concept e drammaturgia, mentre la coreografia è di Michela Lucenti.
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