Giacomo Bozzoli, 39 anni, è attualmente latitante dopo l'ergastolo in via definitiva per l'omicidio dello zio Mario Bozzoli nel 2015. Ecco le tappe della vicenda.
L'8 ottobre 2015 l'imprenditore Mario Bozzoli, 50 anni, titolare della fonderia di famiglia Bozzoli srl, scompare nel nulla a Marcheno (Brescia). Le ricerche si concentrano intorno all'azienda. I sospetti si concentrano presto sul nipote Giacomo Bozzoli, che lavora anche lui in fonderia. Il corpo di Mario Bozzoli non è mai stato trovato. Secondo i giudici, che hanno confermato il primo luglio l'ergastolo nei confronti del nipote in via definitiva, Giacomo Bozzoli uccise lo zio e lo gettò nel altoforno.
Sei giorni dopo la scomparsa, l'operaio Giuseppe Ghirardini, addetto al forno, l'ultimo ad aver visto Bozzoli, viene trovato morto sulle rive di un torrente a Ponte di Legno. Si sarebbe suicidato con un'esca di cianuro.
I TRE GRADI DI GIUDIZIO
Giacomo Bozzoli è stato condannato all'ergastolo dapprima in primo e in secondo grado. Lo scorso 1 luglio 2024 la Cassazione ha confermato l'ergastolo in via definitiva. L'ex fidanzata di Bozzoli dal 2008 al 2012, Jessica, teste chiave nel processo, ha raccontato che il ragazzo le raccontò un presunto piano per uccidere lo zio: "Lo odiava". Giacomo Bozzoli si è sempre professato innocente: "Lo amavo, non l'ho ucciso".
BOZZOLI IRREPERIBILE
Giacomo Bozzoli non era in aula alla lettura della sentenza e quando le forze dell'ordine si sono recate nella sua villa a Soiano, sul lago di Garda, non lo trovano. In casa non ci sono neanche la moglie e il figlioletto. I vicini riferiscono di un'assenza che dura da giorni. L'erba nella villa è già alta.
Bozzoli è fuggito o si è allontanato in attesa di costituirsi in un carcere "comodo" migliore del sovraffollato Canton Mombello? I telefoni riconducibili a Giacomo Bozzoli risulterebbero staccati.
Tutte le ipotesi sono aperte e le ricerche sono in corso. Al momento il nome di Giacomo Bozzoli è stato inserito nel database delle forze dell'ordine a livello nazionale affinché possa essere fermato qualora fosse in alberghi, aeroporti, porti e zone turistiche. Gli inquirenti attendono che si consegni spontaneamente entro oggi, poi scatterebbe il mandato di arresto internazionale.
Alle 5.51 del 23 giugno è stato registrato un passaggio della Maserati Levante intestata a Giacomo Bozzoli dal portale di Manerba, in provincia di Brescia, due minuti più tardi da quello di Desenzano e uno successiva alle 6.03. Si sarebbe dunque allontanato con moglie e figlio a bordo della propria vettura prima della sentenza di terzo grado. Il suocero, sentito dagli inquirenti, avrebbe riferito che la famiglia sarebbe "in una località imprecisata della Francia".
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