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«Sono completamente frastornato. Non ho ancora realizzato cosa sia successo. E soprattutto non so più chi ho conosciuto, chi era Chiara». Sono parole di Samuel, ex fidanzato di Chiara Petrolini, diffuse per voce del suo avvocato Monica Moschioni e pubblicate dalla Gazzetta di Parma. La 21enne di Vignale di Traversetolo è ai domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, dopo il ritrovamento di due neonati sepolti nel giardino.
«Mi sembra di essere finito in un film terribile. Appena le procedure lo permetteranno vorrei riconoscere i miei bambini, dargli un nome e organizzare una cerimonia», dice il giovane.
I dubbi della Procura
Nel corso della conferenza stampa della Procura di Parma seguita all’arresto della studentessa, è emerso la notte tra il 7 e l'8 agosto, dopo il parto, il fidanzato aveva dormito dalla ragazza. Poi i due si sono rivisti in caserma, e quando lui ha preso atto che il figlio ritrovato il 9 nel giardino era suo, i rapporti tra i due si sono chiusi. E come ha fatto il giovane a non accorgersi della gravidanza della ragazza? "Non lo sappiamo, è una delle cose che lascia perplessi di questa storia", è stata la risposta del procuratore Alfonso D’Avino. Chiara è ai domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, dopo il ritrovamento dei due neonati sepolti nel giardino. Giovedì è previsto il suo interrogatorio di garanzia.
Il dramma di Traversetolo
Un paese sconvolto in cerca di silenzio, che chiede di spegnere i riflettori mentre «si lecca le ferite». Perché quello che è successo, come ricostruito dalla Procura di Parma, non è un banale incidente ma qualcosa «di difficilmente descrivibile». Si fa portavoce di Traversetolo (Parma) il suo sindaco, Simone Dall'Orto, che venerdì davanti alla cancellata della villetta in cui sono stati trovati i corpicini di due neonati ha portato un mazzo di rose bianche, poi emulato da altri cittadini. «Abbiamo ancora telecamere in giro, ma Traversetolo vuole tornare alla quotidianità", per quanto difficile visto che le accuse rivolte all'indagata, Chiara Petrolini, 21enne, sono gravissime e portano tutti a «profonde riflessioni». «Adesso però basta, c'è voglia di silenzio. Dello sgomento, dell'incredulità si è già detto - dice il sindaco - rischiamo il circo mediatico, adesso la comunità ha bisogno di rimanere in silenzio per leccarsi ferite profonde».
Un'idea nata da alcuni ragazzi della pro loco è di organizzare una fiaccolata per i due bimbi che non hanno avuto la possibilità di vivere. «Un'idea ancora embrionale - dice il sindaco - che vedremo se e come portare avanti». Così, aggiunge, «come l'eventuale registrazione all'anagrafe del bimbo nato il 7 agosto», come ipotizzato dalla Procura che ne deve far richiesta eventualmente al Tribunale civile. «Ad ora non ho ricevuto alcuna comunicazione in merito», precisa Dall'Orto. «Ora - conclude - è giusto solo avere un pensiero per questi due bimbi che non hanno avuto la fortuna di poter crescere». Chiara Petrolini, la 21enne che li ha partoriti a distanza di un anno e mezzo e poi seppelliti, nascosti, nel giardino di casa, è indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere ed è agli arresti domiciliari. Giovedì è fissato il suo interrogatorio di garanzia davanti al Gip.