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Clamoroso a Innsbruck, arrestato René Benko: perché il magnate era ricercato anche in Italia

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René Benko, il magnate tirolese al centro dello scandalo Signa, è stato arrestato nella sua villa di Innsbruck. A dare la notizia è il quotidiano austriaco Kronen Zeitung, che conferma il provvedimento delle autorità locali nei confronti del tycoon, coinvolto nel crac finanziario miliardario della sua holding.

Il 47enne Benko, già sotto indagine in quattro Paesi tra cui l’Italia, era stato al centro di una richiesta di arresto avanzata dalla procura generale di Trento lo scorso dicembre. Tuttavia, in quella circostanza, l'Austria aveva rifiutato la misura cautelare, appellandosi al fatto che Benko è cittadino austriaco.

All’inizio di dicembre, un’operazione congiunta della guardia di finanza e dei carabinieri del Ros, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Trento, aveva portato a centinaia di perquisizioni in diverse province italiane. L’inchiesta riguarda presunti reati connessi alla pubblica amministrazione e alla speculazione edilizia: in quell’occasione erano state arrestate nove persone, mentre altre 68 – tra imprenditori, politici, amministratori e funzionari pubblici – erano state indagate per sospetti legami con un sistema che avrebbe influenzato la pubblica amministrazione, favorendo progetti immobiliari in cambio di finanziamenti elettorali e agevolazioni burocratiche.

Tra i protagonisti dello scandalo c’era, appunto, anche René Benko, noto per aver fondato il colosso immobiliare Signa, che nel 2023 aveva dichiarato l’insolvenza presso il Tribunale commerciale di Vienna. L’imprenditore era stato arrestato in Austria in seguito alle accuse, ma rilasciato poco dopo poiché, come chiarito dalle autorità locali, "in Austria non esiste l’istituto degli arresti domiciliari".

A metà dicembre, il tribunale regionale di Innsbruck aveva respinto la richiesta di estradizione avanzata dalla Procura di Trento, che aveva emesso un mandato di cattura europeo per Benko. Ora, con il nuovo arresto avvenuto nella sua residenza di Innsbruck, la vicenda giudiziaria del magnate entra in una fase cruciale, mentre le indagini continuano a gettare luce su un sistema di relazioni tra affari, politica e amministrazione pubblica.

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