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Il gup di Milano, Luigi Iannelli, ha condannato ad un anno, 9 mesi e 10 giorni l’ex pm di Torino Enzo Bucarelli, imputato per frode in processo penale e depistaggio in merito al caso Demba Seck, il calciatore del Torino, in prestito al Frosinone, indagato e poi archiviato di revenge porn perchè avrebbe inviato a terze persone i video intimi di una sua ex fidanzata dopo averla minacciata perché lei aveva interrotto la relazione.
La Procura di Milano rappresentante dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dal pm Giancarla Serafini chiedeva una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione. Il magistrato, sanzionato disciplinarmente dal Csm per lo stesso fatto e trasferito con le funzioni di giudice civile a Genova, tramite l’avvocato Michele Galasso, chiedeva di essere assolto con la formula più ampia possibile. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
Il giudice, nel riconoscere a Bucarelli le circostanze attenuanti generiche, ha dichiarato sospesa la pena con la condizionale e inoltre interdetto il magistrato dai pubblici uffici per la durata di un anno.
Per l’accusa Bucarelli - come contestato nel capo di imputazione - avrebbe «disposto la distruzione di prove documentali costituenti corpo del reato», ovvero i due presunti filmati a sfondo erotico, «al fine di ostacolare le indagini e agevolare l'indagato e di aver dato alla persona offesa informazioni non veritiere al fine di indurla alla remissione della querela e alla risoluzione transattiva stragiudiziale della controversia».
Risarcite anche le parti civili: la presidenza del Consiglio, 10 mila euro, il ministero della Giustizia, 15 mila euro, e la giovane presunta vittima del revenge porn, assistita dall’avvocata Silvia Lorenzino, 10 mila euro.