Un'enigmatica struttura quadrata sulla superficie di Marte, ripresa nel 2001 dalla Mars Orbiter Camera a bordo della sonda Mars Global Surveyor della Nasa, ha riacceso la fantasia degli appassionati di alieni, dopo che Elon Musk ha commentato l'immagine sulla piattaforma X sostenendo l'opportunità di una missione umana sul Pianeta Rosso per indagare la natura di questa particolare formazione.
"Dovremmo mandare degli astronauti su Marte per indagare!", ha scritto il patron di SpaceX, in risposta a un post del podcaster Joe Rogan che condivideva l'immagine marziana circolata sui social dopo la pubblicazione su Reddit.
We should send astronauts to Mars to investigate!
— Elon Musk (@elonmusk) February 1, 2025La foto è stata leggermente ritoccata, per migliorare il contrasto e rendere i bordi del quadrato più visibili, partendo dall'immagine originale pubblicata sul sito del Mars Image Explorer dell'Arizona State University. A renderla virale sono stati i commenti di alcuni utenti social, i quali hanno stimato che la struttura quadrata misuri 235 metri per lato e abbia una pendenza di 51,5 gradi, numeri che ricorderebbero quelli della Grande Piramide di Giza in Egitto.
In realtà non è ancora stato escluso che si tratti semplicemente di una formazione geologica del tutto naturale, simile ad esempio alle grandi rocce quadrate e rettangolari che si sono venute a creare sulla Terra in una località vicina alla capitale della Tasmania.
Del resto non sarebbe la prima volta che un'immagine ripresa su Marte viene equivocata dando adito a teorie del tutto fuorvianti. E' già accaduto con la celebre fotografia scattata dall'orbiter Viking 1 della Nasa, che nel 1976 riprese una roccia simile a un volto umano per via di un particolare gioco di luci e ombre. Nel 2015 ha fatto molto discutere la presunta piramide ripresa dal rover Curiosity, che secondo gli esperti sarebbe in realtà una roccia spigolosa simile alle rocce vulcaniche che si trovano alle Hawaii o in Islanda. Il caso più recente risale invece al settembre 2024, quando il rover Perseverance della Nasa ha ripreso una formazione rocciosa che alcuni avevano paragonato a un volto umano. Questi equivoci sono spesso frutto di un processo mentale, chiamato pareidolia, che ci spinge a riconoscere forme note in oggetti o profili dalla forma casuale
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