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Contratti a tempo più facili, scudo penale per i medici e stretta sul contante (in entrata e in uscita dall'Italia): le misure nel milleproroghe

2 settimane fa 3
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Il piatto è abbastanza condito. Ma potrebbe arricchirsi ancora di più. Il decreto milleproroghe che oggi sarà esaminato in consiglio dei ministri, è l’ultimo treno sul quale imbarcare tutte le norme necessarie a far sopravvivere le misure in scadenza a fine anno. Alcune norme sono una sorta di “highlander”, quasi immortali. Altre si candidano ad esserlo. Nel testo che arriverà oggi sul tavolo di Palazzo Chigi c’è, per esempio, un comma per prorogare di un anno la possibilità per le imprese di assumere con contratti a termine per periodi superiori a 12 mesi utilizzando causali “ampie”. È dal 2015, dal jobs act di renziana memoria, che esiste una norma che limita a un anno la durata degli accordi a tempo con i lavoratori, senza la necessità di dover giustificare le ragioni dell’assunzione. La stessa norma prevedeva un’eccezione limitata però nel tempo: la possibilità di assunzioni a termine oltre i 12 mesi giustificate da motivi tecnici, organizzativi o produttivi. Dopo svariate proroghe, questa possibilità sarebbe venuta meno alla fine di quest’anno. Sarà invece allungata per tutto il 2025. Va pure detto che la proroga arriva in un momento molto positivo per il mercato del lavoro italiano, con il record assoluto di occupazione (ormai attorno ai 24 milioni di persone), soprattutto con cotratti a tempo indeterminato.

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Le misure

Nel milleproroghe, poi, troverà spazio un’altra norma molto attesa, questa volta, dai medici. Si tratta dell’allungamento della validità dello scudo penale in caso di colpa lieve, ma anche per gli errori gravi quando si lavora in condizioni di difficoltà per carenza di personale fermo restando per gli assistiti la possibilità di ricorre al processo civile per ottenere il risarcimento. Si tratta dell’evoluzione della norma introdotta durante la pandemia per tutelare i camici bianchi che si sono trovati ad operare in condizioni di emergenza. Sempre sul fronte sanitario arriverà l’ennesimo slittamento di un anno del pagamento delle sanzioni per chi non si è vaccinato durante il Covid. Un altro tema sensibile contenuto nel provvedimento che sarà esaminato dal consiglio dei ministri, riguarda le imprese. Si tratta dello slittamento al 31 marzo del prossimo anno dell'obbligo di stipulare una polizza di assicurazione anti-catastrofi. Una misura approvata ormai già dalla legge di bilancio dello scorso anno. Alle aziende era stato dato un anno, cioè fino al 31 dicembre, per stipulare la polizza, e adesso il termine sarà rimandato di altri tre mesi, con il sollievo delle imprese che da sempre protestano per il nuovo onere. Per un altro anno, con le stesse modalità operative, sarà attivo anche il Fondo di garanzia per le Pmi. E in particolare, per il settore turistico, saranno rinnovati i contributi a fondo perduto e il credito d'imposta, assieme alle procedure autorizzative semplificate per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

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Il passaggio

Nel consiglio dei ministri di oggi sarà anche esaminato un decreto legislativo che prevede una stretta sul trasferimento di denaro contante in entrata o uscita dal territorio nazionale, con sanzioni più salate, inasprimento dei sequestri e la possibilità per le autorità di trattenere il denaro nel caso di violazione degli obblighi di dichiarazione o qualora emergano indizi che potrebbe essere legato ad attività criminose. C’è poi incertezza sulla questione degli aumenti delle multe. L’adeguamento degli importi all’inflazione avrebbe dovuto essere approvato a inizio dicembre, ma se ne sono perse le tracce. L’ipotesi è che possa essere ancora “congelato” utilizzando proprio il decreto milleproroghe.

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