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Sì, c'è una nuova ondata estiva di Covid. E' sotto controllo e non è un fenomeno preoccupante ma c'è un piccolo aumento dei casi. Probabilmente non è così alta la consapevolezza perché siamo in estate e, visti i sintomi, viene scambiato per un banale raffreddore estivo, per una sindrome influenzale dovuta a un uso magari sconsiderato dell'aria condizionata.
Le autorità sanitarie registrano effettivamente un picco di casi. Nel periodo di monitoraggio «l'incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da Sars-CoV-2 in Italia è in lieve aumento, ma si attesta sempre a livelli molto bassi. L'impatto sugli ospedali è stabile e limitato». Lo afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia in merito agli ultimi dati settimanali dell'andamento Covid in Italia.
C'è una variante predominante in circolazione. Come sappiamo, il coronavirus muta (come qualsiasi altro virus). Dobbiamo ricordare infatti che anche SARS-CoV-2 presenta una tendenza alla mutazione dando origine a varianti diverse, alcune di queste preoccupano più di altre (VOC).
«La variante JN.1, con tutti i suoi sotto-lignaggi aggiunge Vaia - si conferma predominante, in accordo con quanto osservato in altri Paesi. Continuiamo la nostra azione di monitoraggio e di lettura epidemiologica del fenomeno Covid-19 al fine di essere sempre pronti per tutte le azioni di sanità pubblica che si dovessero rendere necessarie».
Si tratta di una variante arrivata e diffusasi in Italia a dicembre 2023 e ora è diventata predominante. Inizialmente segnalata in Lussemburgo, questa variante si è poi diffusa negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e in altri Paesi europei.
Covid, c'è una variante predominante?
Se si contrae questa variante è come avere un raffreddore fortissimo, compare anche la febbre per quattro ma anche cinque giorni. Si tratta di una VOI (variant of interest) per via delle mutazioni a livello della proteina Spike che il virus sfrutta per entrare all'interno delle cellule. Vuol dire che questa variante può portare a complicazioni (difficoltà respiratorie) serie perché può eludere le difese immunitarie più facilmente, penetrando nelle cellule e replicandosi più velocemente rispetto ad altre varianti. La continua e rapida crescita osservata in diversi Paesi potrebbe confermare questa tendenza di JN.1 ad essere più trasmissibile e più efficace nell'eludere il sistema immunitario dell'ospite.
Variante JN.1 sintomi: quali sono?
Non ci sono sintomi nuovi, visto che si assomigliano un po' tutti. Fra i possibili sintomi di questa ondata estiva che possono insorgere ci sono:
Febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, occhi irritati che diventano rossi, dolori muscolari e articolari, malessere, stanchezza, sintomi gastrointestinali (vomito e diarrea).
Le complicazioni possono insorgere nelle persone fragili e classificate a rischio (persone con età superiore ai 65 anni, donne in gravidanza e allattamento, pazienti con patologie croniche preesistenti, pazienti oncologici, pazienti immunodepressi).