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Look, Man: guarda Uomo, il Napoli scappa

4 ore fa 1
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Diciamo la verità: fino a un certo punto abbiamo pensato, legittimamente, che tutto ciò che contava, in questo Atalanta – Napoli, sarebbe accaduto sotto la traversa: guardate le tre segnature che avevano portato al momentaneo 1 – 2 in favore del Napoli, sorprendente ma non immeritato, e capirete che le traiettorie terra – aria erano diventate la punteggiatura del tabellino.

Nel frattempo, si stava consumando il confronto tra due idee di calcio differenti ma non antitetiche, con tratti comuni nel tensionamento psicologico e con un diverso grado di duttilità tattica.

Uno dei confronti più interessanti dell’intera Serie A, su questo non c’è dubbio; anche oltre, ben oltre anzi, il carisma dei due tecnici.

Cinico il Napoli nelle transizioni offensive, con il “tuttocampista” McTominay e un Lukaku che si fa appiccicare addosso anche tre uomini insieme, come una momentale carta moschicida, oltre a ripiegare con abnegazione quando c’è da isolare il fortino.
Preludio della sostanziale importanza del gigante belga, in questa partita.

La scena nel cuore della ripresa l’aveva occupata Ademola Lookman, giocatore non casuale e attaccante in grado di dar saltare i piani di chiunque, che aveva pareggiato il conto segando un gol meno bello della sua stesa preparazione, perché il gioco di prestigio su Di Lorenzo non si capisce mai del tutto, nemmeno dopo l’ennesima riproposizione.

Cosa mai avrebbe potuto schiodare il 2 – 2 da una partita che sembrava stesse per spegnere, fisiologicamente, i suoi fuochi? Qui servirebbe un esperto di aviazione, perché quando Anguissa dalla torre di controllo fa partire l’ok per il decollo, Hien e compagni non hanno il tempo di allacciare le cinture, ma solo di capire che la torsione del collo ha attivato il puntatore laser verso il palo che Carnesecchi può soltanto maledire.

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