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Emanuela Orlandi, monsignor Vergari: «Non l'ho mai conosciuta. De Pedis non mi parlò di lei, era buono. Sabrina Minardi un'imbrogliona»

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Quando era rettore della Basilica di Sant'Apollinare non ha mai visto, conosciuto o incontrato Emanuela Orlandi. Lo ha riferito, rispondendo alle domande dei commissari, monsignor Pietro Vergari, ex rettore della basilica dove in una cripta fu sepolto Enrico De Pedis, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori.

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Le parole del Monsignore

Un'audizione molto complicata e a tratti confusa per le condizioni di monsignor Vergari che, in sedia a rotelle, ha parlato con un filo di voce. Nel corso dell'audizione mons. Vergari ha raccontato della sua conoscenza con De Pedis e rispondendo alle domande dei commissari ha detto di averlo conosciuto «prima» della scomparsa di Emanuela Orlandi. Il sacerdote aveva stretto un rapporto solido con l'ex boss della Banda della Magliana, tanto che fu don Vergari a celebrare il matrimonio dello stesso con Carla Di Giovanni e poi ad intercedere presso l'allora Vicario di Roma, il cardinale Ugo Poletti, per far ottenere alla salma del boss, ucciso in un agguato in via del Pellegrino il 2 febbraio 1990, la tumulazione nei sotterranei della chiesa di Sant'Apollinare (la basilica adiacente alla scuola di musica frequentata diversi anni prima da Emanuela Orlandi). 

Mons.

Vergari ha riferito di ricordare che De Pedis «era stato in prigione» dove aveva una buona condotta e che frequentava «la chiesa di Sant'Apollinare» ed «era molto affezionato alla chiesa».

De Pedis le ha mai parlato di Emanuela o della vicenda Orlandi? «No», ha replicato mons. Vergari. Secondo quanto riferito da don Vergari, suor Dolores, all'epoca direttrice della scuola di musica, conosceva De Pedis che, oltre Sant'Apollinare, secondo lui sosteneva economicamente anche la scuola con «piccole donazioni». Nel corso dell'audizione, replicando ai commissari, mons. Vergari ha anche detto di non aver «mai» conosciuto Sabrina Minardi, ex di De Pedis.

Inoltre il monsignore ha aggiunto che: «Enrico era di carattere molto gentile e molto buono, era devoto alla chiesa di Sant'Apollinare, portava spesso fiori». 

Il mistero della tomba a Sant'Apollinare e la pista legata alla banda della Magliana sono temi centrali affrontati dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, presieduta dal senatore Andrea De Priamo. 

Il ruolo di Sabrina Minardi

Sabina Minardi era «un'imbrogliona» e Renatino De Pedis salutava Oscar Scalfaro quando lo incontrava a Sant'Apollinare: sono altri due degli elementi emersi dall'audizione di monsignor Pietro Vergari.

Per lui la supertestimone Sabrina Minardi, legata a De Pedis, già ritenuta dai magistrati romani non attendibile, era una «imbrogliona» pur affermando di «non averla mai conosciuta personalmente».

Fu lei nel 2006 a parlare del presunto coinvolgimento della banda della Magliana nel rapimento di Emanuela Orlandi. I nomi dell'ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, del giudice Antonino Scopelliti, oltre a quelli dell'ex segretario storico di Giovanni Paolo II, Stanislaw Dwisiz sono emersi dall'audizione di mons. Vergari, che si è presentato in carrozzina ed è apparso a tratti in forte stato confusionale: si è più volte contraddetto e per questo dopo circa un'ora e mezza, il presidente Andrea De Priamo, ha deciso l'interruzione dell'audizione. Don Vergari ha affermato anche di ricordare il giorno dell'agguato allo stesso De Pedis, in via del Pellegrino a Roma nel 1990, «abitavo lì vicino, sentimmo lo sparo e scendemmo con un altro sacerdote polacco». Per quanto riguarda invece i suoi rapporti con la segreteria del Papa polacco, Vergari ha spiegato che era solito scrivere a istituzioni sia laiche che ecclesiastiche quando lo riteneva necessario. 

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