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Redazione
A Pragelato, sabato 14 settembre, torna la Fiera zootecnica dell’Escarton. Dall’alba al tramonte, a Soucheres Hautes, tante bancarelle, anche nei prati della sciovia Baby e lungo il torrente, per respirare l’atmosfera tipica della borgata.
Un tempo veniva chiamata la “fiere d’la figga”, la fiera dei fichi, perché era l’occasione per i pragelatesi di comprare i succulenti frutti. L’importante giornata ricorda inoltre l’incontro di coloro che nell’Escarton di Pragelato volevano vendere o acquistare capi di bestiame. Tradizionalmente, infatti, la fiera accompagna il periodo della discesa dagli alpeggi dei margari con le loro mandrie . Anche nel 2024, l’evento non perde il suo smalto e richiama ancora una folla di residenti e di turisti.
La Fiera prende nome da Escarton, termine che definiva, dal 1345 (anno della firma della carta delle libertà da parte del delfino Umberto II e 18 rappresentanti delle comunità alpine) e fino al trattato di Utrecht del 1713, un territorio alpino a cavallo tra gli attuali confini italiani e francesi, che godeva di una certa autonomia e indipendenza.
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