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Fontana di Trevi, torna a scorrere l?acqua: ingressi a numero chiuso (400 turisti per volta)

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Oggi arriva il numero chiuso, domani (forse) anche il biglietto. L’acqua torna a scorrere a Fontana di Trevi, inaugurata ieri dopo tre mesi di lavori durante i quali era comparsa anche la passerella. Mentre la corsa al taglio del nastro di queste ultime settimane oggi tocca l’opera simbolo del Giubileo: apre infatti la nuova piazza Pia (pedonalizzata) che, passando per via della Conciliazione, porterà la capienza di San Pietro a 150mila persone e permetterà di ospitare tutti gli eventi con Papa Francesco. Ieri, poi, ha riaperto piazza della Repubblica, non lontano da Termini. Mentre un’area ancora più vicina alla stazione come piazza dei Cinquecento è anch’essa al centro di un intervento di riqualificazione, che finirà però il 30 dicembre.

Tanti interventi e tutti diversi insomma, con il minimo comun denominatore di essere stati lanciati in vista del Giubileo. Di certo ieri la scena se l’è presa però la Fontana di Trevi, anche perché l’ipotesi di limitare gli ingressi, seppur annunciata in estate, costituisce una grande novità: in sostanza d’ora in avanti nel catino (l’area del monumento dove ci si siede) non potranno esserci più di 400 persone tutte insieme. «Un numero che rivaluteremo in futuro se sarà necessario», afferma Gualtieri durante l’inaugurazione aprendo anche alla possibilità di prevedere più avanti «un piccolo ticket di ingresso, o una moneta o un passaggio di una carta: avremo cosi entrate maggiori per la cura». Nei mesi scorsi si era parlato di una cifra simbolica, di uno o due euro. Mentre per quanto riguarda la piazza non cambia nulla.

Il commento

Tra i grandi sostenitori dell’accesso contingentato c’era stato fin dall’inizio l’assessore capitolino Alessandro Onorato (Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda), che ieri all’inaugurazione si è tolto qualche sassolino: «Questa Fontana ospita cinque milioni di turisti l'anno ma quando avevamo immaginato una fila, una cosa civile, qualcuno l'ha visto come un oltraggio». D’ora in avanti, l’accesso limitato ora sarà tutti i giorni dalle 9 alle 21 (ultimo ingresso alle 20.30). Un paio di volte a settimana (il lunedì e il venerdì) si entrerà invece alle 11 per consentire la raccolta delle monete, mentre due lunedì al mese si potrà accedere dalle 14 alle 21 per permettere di svuotare e pulire della vasca. Dopo le 21, invece, l’accesso sarà libero. A gestire entrate e uscite sarà il personale di Zètema, l’ente del Campidoglio che opera nella cultura. Vietato infine sedersi sul bordo della vasca – «i restauratori mi hanno fatto vedere personalmente i danni che ha fatto chi ci si siede» spiega Gualtieri – così come mangiare, bere e fumare nel catino.

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Il bilancio

Con il ritorno dell’acqua e l’annuncio del contingentamento finiscono tre mesi di lavoro, dunque, necessari per contrastare soprattutto l’azione del calcare sul monumento e costati 327mila euro di fondi Pnrr-Caput Mundi. Durante i quali era stata in una prima fase anche montata una passerella (per attraversare le barriere delle impalcature) che ha permesso di testare gli ingressi limitati. Sempre ieri poi sono terminati i lavori a piazza della Repubblica, dietro Termini, durati quasi un anno e mezzo (e costati 16 milioni di euro): via il benzinaio, arriva una grande area pedonale con vista sull’area archeologica delle Terme di Diocleziano. Mentre oggi tocca all’opera simbolo del Giubileo, piazza Pia, trasformata in un’area pedonale con tanto di prolungamento del sottopasso che porta le auto sul lungotevere. Insieme al sindaco Roberto Gualtieri, ci sarà la premier Giorgia Meloni (per via della sua trasferta in Lapponia, si era deciso di aspettare un paio di giorni). Traguardo finale di una corsa contro il tempo cominciata ad agosto 2023 e complicata dal ritrovamento in estate di un’antica lavanderia romana (la fullonica) durante gli scavi e che aveva fatto preoccupare parecchi sulla possibilità di rispettare le consegne.

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