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Frankenstein&Mary al Teatro Bunker

4 mesi fa 7
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Nuovo appuntamento con la quarta stagione del Teatro Studio Bunker, organizzata dall’Accademia dei Folli con la direzione artistica di Carlo Roncaglia. Dal 16 al 19 maggio via Paganini i Folli portano in scena una nuovissima produzione: Frankenstein&Mary, una rilettura di uno dei grandi classici della letteratura, Frankenstein, scritto nel 1817 da Mary Shelley. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la Scuola Holden - i cui allievi, guidati da Emiliano Poddi, hanno scritto il testo - e le Scuole Tecniche San Carlo, che hanno curato le scenografie.

Il romanzo Frankenstein di Mary Shelley nacque da una combinazione di ispirazioni e circostanze particolari. Nel 1816, Mary Shelley, suo marito Percy Bysshe Shelley e Lord Byron si trovarono a Ginevra durante un'estate particolarmente piovosa. Per passare il tempo, decisero di sfidarsi a scrivere storie horror. Durante questo periodo, Mary Shelley ebbe un incubo in cui vide una creatura terrificante, e questo incubo ispirò la creazione del personaggio di Frankenstein. Inoltre, le conversazioni del gruppo riguardavano temi scientifici e filosofici dell'epoca, in particolare l'elettricità e il processo di animazione.

Queste discussioni fornirono ulteriore ispirazione per la trama del romanzo, in cui il giovane scienziato Victor Frankenstein utilizza la scienza per dare vita a una creatura. La storia si sviluppò come una riflessione sulle conseguenze morali e sociali della scienza e dell'ambizione umana. Mary Shelley completò il romanzo nel 1817 e lo pubblicò anonimamente nel 1818. "Frankenstein" è diventato uno dei capolavori della letteratura gotica e della narrativa scientifica.

In scena Mary (Giovanna Rossi), Victor Frankenstein (Enrico Dusio) e la creatura (Gianluca Gambino) dialogano, si confrontano e battibeccano mentre ripercorrono le tappe della scrittura del romanzo e della creazione della creatura. Se in principio era il verbo, allora a una scrittrice bastano poche parole ben assestate – “Fu in una cupa notte di novembre…” – per dare vita a personaggi che siano degni di questo nome: esseri viventi dotati di corpo, anima e libero arbitrio.

Questo la giovane Mary Shelley, alle prese con la stesura del suo primo romanzo, forse non lo ha ancora capito, ma una cosa le è chiara: l’unico modo per voler bene ai propri personaggi è fargli del male. I personaggi non sono così d’accordo e, tra una pausa sigaretta e l’altra, le proveranno proprio tutte per farsi scrivere un lieto fine.

Perché il mostro mica voleva terrorizzare, uccidere e nutrirsi di ghiande. Magari avrebbe preferito rilassarsi su una poltrona di velluto con un bicchiere di whisky a leggere Milton e Goethe. Per non parlare del dottor Frankenstein: alla compagnia di maleodoranti cadaveri, di notte, non avrebbe forse preferito quella della sua delicata promessa sposa?

Ma se non c’è conflitto, non c’è storia; Mary Shelley sa anche questo – e i suoi personaggi li ama così tanto da renderli immortali, indimenticabili eroi della miseria umana. A sua immagine e somiglianza.

Info e prenotazioni
prenotazioni@accademiadeifolli.com
+39 345 6778879

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