«Agli Oscar era possibile vincere. Purtroppo la campagna non è andata come doveva andare, non abbiamo avuto il distributore americano giusto che ha investito quello che andava investito e poi, soprattutto, nessuno ci ha detto che si poteva correre in tutte le categorie. Una cosa che fa la differenza perché è una gara in cui non tutti partono alla pari. Se corri per tutte le categorie hai come votanti tutti i diecimila dell'Academy, mentre per la categoria miglior film straniero a votare sono solo in mille». Così al Bif&st Matteo Garrone si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo la sconfitta di Io Capitano agli Oscar.
Il regista ha tenuto una masterclass al Teatro Petruzzelli di Bari dopo la proiezione di Io capitano che ha appena corso agli Oscar nella categoria film Internazionali dove ha poi vinto La zona d'interesse del regista inglese Jonhathan Glazer. «Gli inglesi votanti sono poi ben novecento, mentre gli italiani poco più di cento - ha spiegato -. Correre per tutte le categorie ci avrebbe dato più chance».
La risposta al regista arriva da Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema, che ha coprodotto e distribuito in Italia Io Capitano: «La mancanza iniziale di un distributore americano adeguato e importante ha fatto sì che il film non fosse iscritto in tutte le categorie».