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Giovane cantante torinese apre il concerto di Vasco a San Siro, Namida: "Un sogno che diventa realtà"

3 mesi fa 19
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Benvenuti, ben tornati, ben arrivati a San Siro! Vasco Rossi venerdì 7 giugno si prepara ad accogliere i suoi fan per la prima di 7 date sold out. AI suoi concerti assisteranno 420.000 persone e tra i cantanti che avranno l'onore di scaldare il pubblico per il rocker ci sarà anche Namida, una giovane cantante torinese.

L'artista, classe 2000, nata in città, dove ha le radici, anche se vive da tempo in Veneto come si nota dal suo inconfondibile accento, si è guadagnata la possibilità di salire sul palco del Blasco grazie alla vittoria nel contest Zocca Paese della Musica:  "Ho dovuto attendere dieci nomi, li dicevano uno alla volta. Non ho mai pianto in vita mia per una cosa, per un 'se passi o non passi', ma in quel momento sono scoppiata in un pianto liberatorio. Vasco per me è una grande ispirazione, avere un'opportunità come questa è raggiungere un grandissimo traguardo", racconta a TorinoToday, rivivendo l'emozione di essere selezionata tra i 518 partecipanti e i 17 finalisti.

"Vasco è il mio artista preferito da sempre. La mia famiglia me l'ha fatto conoscere, poi mi sono appassionata. Crescendo ho compreso sempre di più i testi ed è stato sempre più un'ispirazione per me. Io sono nata a Torino, ma sin da piccola sono andata a vivere in Veneto in una cittadina di provincia. Il fatto che Vasco Rossi sia uscito da un piccolo paese come Zocca mi ha dato un po' di speranza, è stato un piccolo esempio per me per mettermi lì a lavorare e cercare di riuscire a portare la mia musica.  Salire sul suo palco è per me un sogno", ha detto.

"In Italia c'è  un solo artista che è il re del rock ed è Vasco: è un'ispirazione per me. Poi cerco sempre la mia identità e cerco di essere il più sincera possibile con quello che sono.  Ho le mie ispirazioni pop-punk anni 2000, Avril Lavigne Green Day. Vasco è proprio rock, io sono un po' più punk diciamo. Spero un giorno di poter scrivere delle canzoni come le sue, ma non ho la presunzione che le mie canzoni siano così belle e dei capolavori come le sue. Sicuramente lui ha una penna magnifica", osserva.

Sulla performance che ha in mente per San Siro Namida dice: "Sono veramente in balia di un sacco di pensieri e di emozioni, mi sono concentrata più che altro sul fare bene sul palco, poi quello che succede, succede. L'anno scorso al Sequoie Music Park ho aperto Tananai ed è stato uno dei palchi più grandi che ho fatto, una bella esperienza, una bella botta di adrenalina. Sono queste cose che ti fanno crescere molto come è stato anche il Festival di Castrocaro, il mio primo Festival in un contesto televisivo. Io vivo sempre tutto come una scuola, in qualsiasi esperienza io cerco di apprendere più che posso da quello che mi sta intorno, devo cercare di capirlo di incamerarlo per poi metterlo in quello che faccio, anche nei posti più piccoli dove suono. Mi sono prefissata questo obiettivo, siccome la mia caratteristica è la grinta per i minuti in cui sarò su quel palco lì voglio andare come ho detto alla mia squadra "A tutto fuoco", voglio andare sempre dritta di grinta. Ovviamente i miei testi tipo Paranoia-Park sono riflessivi, ma comunque sono grintosi, c'è una botta di musica e di energia. Per me sarà nuovo, sarò in un contesto con la band, sarà una bella esperienza. Nella mia scaletta ci saranno  "Paranoia-Park", "Ti faccio un tutorial", che sono gli ultimi due singoli che sono usciti che anticipano l'album che uscirà dopo l'estate, "Figli dei Fuori", "Cristalli" che sono altri singoli che sono usciti durante quest'anno", anticipa.

Namida conclude parlando del suo nuovo album e dei prossimi progetti: "Sarà un viaggio di emozioni e di colori. Cercherò di farmi conoscere il più possibile, saranno una serie di storie e ogni pezzo avrà un'identità sua e ci sarà tanta energia, voglio puntare nel primo album a far conoscere tutto il mio lato più energico possibile, poi ovviamente la riflessione ci sarà perché come ho detto in tutti i testi io cerco di mettere comunque una parte in cui si riflette, dove dico qualcosa. Voglio che questo concerto di apertura di Vasco a San Siro non sia un punto di arrivo, ma che sia un punto di partenza. Sabato, quando avrò finito, voglio tornare a casa e cominciare di nuovo a lavorare".

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