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Il maxiprocesso shock sugli «stupri di Mazan», che ha squarciato il velo sulla «sottomissione chimica», si è chiuso ad Avignone, nel sud della Francia. Oggi arriva la sentenza.
La vittima, Gisèle Pelicot, ha ascoltato nei giorni scorsi in aula le «scuse» dell'ex marito, che per 10 anni l'ha drogata e stordita per farla stuprare da decine di uomini che convocava attraverso Internet.
Gisele Pelicot, la sentenza
Fra i 50 imputati di violenza sessuale, solo una quindicina ha espresso frasi di scuse nei confronti di Gisèle, la cui vicenda ha fatto - dall'inizio del processo a settembre - il giro del mondo. Sarà annunciata la sentenza per «gli stupri di Mazan» - dal nome del paese in cui la coppia abitava -, con condanne che potranno andare fino al massimo previsto di 20 anni di carcere.