ARTICLE AD BOX
Si può intitolare una via a Giorgio Almirante? La risposta definitiva è "sì". Lo ha deciso il Consiglio di Stato che si è trovato a decidere su un ricorso presentato nel Comune di Grosseto: «Il ricorso non è meritevole di accoglimento», si legge nella sentenza. L'amministrazione del sindaco del capoluogo toscano, Antonfrancesco Vivarelli Colonna dunque può cantare vittoria.
LA STORIA
La polemica va avanti dal 2017, quando Fdi lanciò una prima proposta, e ha visto l'Anpi anche arrivare a protestare voltando le spalle e intonando Bella Ciao nel 2023, durante il discorso del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna alla cerimonia per la commemorazione dei Martiri d'Istia a Maiano Lavacchio e il 25 aprile. Nel marzo 2023, la Giunta Comunale aveva individuato nella lottizzazione "Il Poggione" le aree da denominare: il tratto principale come "via della Pacificazione Nazionale", con il lato sinistro intitolato a Enrico Berlinguer e il lato destro a Giorgio Almirante.
Criticata anche la prefetta Paola Berardino per aver poi dato il suo nulla osta. A difenderla il ministro Matteo Piantedosi, suo marito: nel corso di un'audizione a gennaio 2024 alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, aveva parlato di Almirante come «un personaggio politico che è stato in Parlamento per più di 40 anni ed ha comunque contribuito alla vita della Repubblica.
Era difficile» che il nullaosta di competenza del prefetto «dovesse essere negato per motivi di ordine pubblico».
Il Pci ha presentato un ricorso, impugnando le delibere della Giunta e del Consiglio Comunale, nonché il verbale della Commissione Toponomastica e una circolare del Ministero dell'Interno relativa all'attribuzione di denominazioni a piazze o strade. Il Consiglio di Stato ha ritenuto regolare l'iter seguito per l'intitolazione, giudicando che non vi siano state carenze di motivazione né violazioni procedurali.
LA REAZIONE
Sui social, a commento della decisione, scrive il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna: «Game over», cioè la partita è terminata. «Non ci sono motivi per ritenere illegittima l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante – dice il sindaco - Chi chiedeva l’annullamento della nostra scelta ha dunque avuto torto: è il Comune l’esclusivo titolare delle decisioni sul nome delle vie. E tutto il percorso intrapreso è stato assolutamente corretto. Abbiamo sempre agito con buonsenso e nel rispetto delle regole».
CHI ERA GIORGIO ALMIRANTE
Giorgio Almirante è stato un politico italiano, figura di spicco della destra italiana del XX secolo. È noto principalmente per il suo ruolo di fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano (MSI), partito che rappresentava la continuità ideologica del fascismo in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Durante il regime fascista, lavorò come redattore presso il giornale La Difesa della Razza, sostenendo le leggi razziali promulgate dal regime nel 1938. Fu anche un attivo sostenitore della Repubblica Sociale di Salò.
Almirante fu eletto deputato per la prima volta nel 1948 e rimase in Parlamento per diversi decenni. Era noto per i suoi discorsi accesi e per la capacità di rappresentare la destra con tentativi di integrazione nel sistema democratico. Morì nel 1988.