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Guerra ibrida dal Baltico a Taiwan: sequestrata una nave africana (con equipaggio cinese): tranciati cavi sottomarini

3 ore fa 1
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Il recente sequestro da parte di Taiwan della nave cargo 'Hongtai', registrata in Togo e con equipaggio cinese, solleva preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza delle infrastrutture sottomarine e alle potenziali strategie di guerra ibrida adottate da attori statali. Questo incidente si inserisce in un contesto più ampio di tensioni geopolitiche, dove azioni simili sono state osservate nel Mar Baltico, attribuite a operazioni russe.

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Il caso Taiwan, possibile sabotaggio?

Il 25 febbraio 2025, le autorità taiwanesi hanno intercettato la 'Hongtai' dopo il danneggiamento di un cavo sottomarino per le telecomunicazioni al largo dell'isola. La guardia costiera ha riferito che la nave è stata scortata a Taiwan e che l'incidente è stato gestito in conformità con i principi di sicurezza nazionale. L'obiettivo è determinare se il danneggiamento sia stato il risultato di un sabotaggio intenzionale o di un incidente. Questo evento segue una serie di incidenti simili, con cavi sottomarini danneggiati attribuiti a cause naturali o al passaggio di navi cinesi. Taiwan teme che la Cina possa interrompere le comunicazioni dell'isola come parte di un tentativo di blocco in caso di conflitto.

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Paralleli con il Baltico, la strategia russa di guerra ibrida

Nel Mar Baltico, incidenti analoghi hanno sollevato allarmi tra i paesi membri della NATO.

Dal novembre 2024, almeno 11 cavi sottomarini sono stati danneggiati, compromettendo comunicazioni e forniture energetiche. Le indagini suggeriscono che navi russe potrebbero essere coinvolte in questi sabotaggi, parte di una strategia di guerra ibrida volta a destabilizzare le infrastrutture critiche occidentali senza un confronto militare diretto. In risposta, la Nato ha intensificato le operazioni di sorveglianza e sicurezza attraverso la missione 'Baltic Sentry', che prevede il dispiegamento di navi da guerra, aerei di pattuglia e droni per monitorare e proteggere le infrastrutture sottomarine.

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Un asse virtuale Russia-Cina?

L'analogia tra gli incidenti nel Mar Baltico e quelli nello Stretto di Taiwan suggerisce una possibile convergenza nelle tattiche adottate da Russia e Cina. Entrambi i paesi potrebbero utilizzare strategie di guerra ibrida per esercitare pressione sulle nazioni vicine e sugli alleati occidentali, sfruttando la vulnerabilità delle infrastrutture sottomarine. Queste azioni non solo compromettono le comunicazioni e le forniture energetiche, ma rappresentano anche una sfida significativa per la sicurezza internazionale, richiedendo una risposta coordinata da parte della comunità globale per proteggere le infrastrutture critiche e prevenire ulteriori escalation.

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