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Con quella faccia un po’ così, che ha Conte (Giuseppe) ora che è stato fischiato a Genova; e ben sicuro non è più, che questo posto dov’è andato non lo inghiotta e lui non torni più. La canzone di Paolo, omonimo dell’ex premier, si presta a beffarde parodie escogitate per il leader grillino, mentre in città impazzano i riadattamenti del noto brano musicale alla realtà processuale ligure. “Per noi, “arrestati a Genova, purtroppo le intercettazioni a noi ci rompono i maroni e la focaccia ci si blocca qui...” canticchiano tra il porto e piazza Matteotti gli amministrati del governatore Giovanni Toti. I fatti al di là delle facezie. (...)
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