Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Il pugile Luigi Mantegna smette dopo 27 anni: 114 sconfitte su 119 incontri

2 giorni fa 2
ARTICLE AD BOX

Ha chiuso la sua stravagante carriera con una vittoria ai punti e la solidarietà nel nome della compianta figlia acquisita, giovane vittima della strada nella “Tragedia di Fontechiari”. Non poteva esserci finale migliore dell’incontro “Sulle note del pugilato” per la storia sportiva di Luigi “Louis” Mantegna, 48 anni. È il pugile professionista che ha quasi sempre perso, ma non è quasi mai finito al tappeto. Originario di Ceccano, detto “Petto d’angelo” per il torace pronunciato, smette dopo 27 anni e ben 114 sconfitte su 119 incontri. È stato perlopiù “Journeyman”, collaudatore di giovani promettenti in rampa di lancio, ma è anche arrivato a disputare due incontri per il titolo dei superpiuma. Ha dimostrato che, nello sport, vincere non è davvero l'unica cosa che conta. «Un pugile con la passione per la musica, essendo anche un dj e animatore - lo hanno celebrato -. Chiude la sua carriera con una grande festa che coinvolge grandi e bambini, ma soprattutto non manca di pensare ai più deboli».

LA SERATA

Nella serata d’addio al ring, di scena al palasport “Ponte Grande” di Ferentino, Mantegna ha voluto donare parte del ricavato all’associazione “La caramella buona”, contro gli abusi su donne e minori. È la onlus che sosteneva Iris De Vincenzi, 18enne di Arnara, ribattezzata “Bibi”, figlia della sua compagna Tiziana Incitti. Sono stati sinora raccolti oltre 1.500 euro nel suo ricordo, come reso noto durante il seguente evento associativo annuale. Iris è morta il 28 settembre 2023 in un incidente lungo la superstrada Sora-Cassino, all’altezza di Fontechiari, borgo della Valle di Comino. La “Barista della Casilina”, dipendente del “Cacciatore” di Ripi e del “Ritrovo” di Torrice, perse la vita con il fidanzato Alessio Tuzi e Alessandro Muscedere, 30 e 18 anni, entrambi fontechiaresi e alla guida delle due auto. Alessio, soprannominato “Bobbetto”, era autista di ambulanza per la “Campoli Appennino soccorso”. Alessandro, invece, lavorava per l'azienda di trasporti “Cialone tour”. «Mi fanno male le costole e non posso ridere di gioia per il dolore alla mascella - ha detto “Petto d’angelo” a caldo - ma cuore e soddisfazione stanno veramente alla grande. Non so come ringraziare tutti, dagli organizzatori a tutti i collaboratori e sponsor. Ripongo in bacheca le targhe del mio ultimo combattimento, ma starò sempre all’angolo come maestro. Non lascerò mai». Mantegna, esempio di resilienza sportiva e bontà d’animo, appende i guantoni al chiodo dopo una carriera da "recordman" di incontri professionistici e sconfitte raramente schiaccianti. Resterà ancora a dispensare consigli nella palestra “Ring ciociaro”, guidata dal maestro Nando Barrale, che ha organizzato con lui la manifestazione solidale svoltasi sabato scorso con la conduzione di Claudia Ceccarelli. “Petto d’angelo” arrivava da 114 match persi, appena 8 per “knock out”, e appena 4 vittorie, di cui due unanimi (pari merito) e una per ko.

IL QUINTO SUCCESSO

Il quinto successo di sempre, il terzo tutto suo, gli è stato riconosciuto dai giudici nell’ultimo incontro da professionista per i "punti" conquistati in una vita non facile. Ha combattuto nella categoria welter, una delle tante in cui è sempre riuscito a rientrare variando massa e peso a suo piacimento. Ha avuto la meglio contro Davide Di Lello, in arrivo da Palombara Sabina per la società “Davide Giordano”. Lascia da “Stallone ciociaro”, incassatore e dolorante come il "Rocky" del cinema, vincendo dentro e fuori dalle sedici corde. Quando l’arbitro ha decretato la vittoria, alzando il suo braccio, “Petto d’angelo” ha indicato più volte l’avversario per riconoscergli meriti attribuiti invece a lui “ad honorem”. Classico “re della festa” e speaker radiofonico, prossimamente anche operatore sociosanitario, Mantegna celebrò il ricordo di Iris con la musica ai funerali officiati ad Arnara. Mise le canzoni di Vasco Rossi, quelle preferite dalla giovane che aveva cresciuto con Tiziana, compagna di una vita. Ora l’addio alla boxe combattuta, dopo il secondo Natale senza Iris, ancora viva nel loro cuore.

Marco Barzelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi tutto l articolo