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L'allarme degli industriali: 'Investimenti a rischio con le polizze anticalamità'

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Gli industriali lanciano l'allarme sull'ipotesi di una polizza obbligatoria contro i danni del clima, mentre dallo schema di decreto interministeriale illustrato al Mimit emerge che l'obbligo per le imprese entrerà in vigore il primo gennaio 2025. 

"Stiamo dialogando col ministro Giorgetti: stiamo dicendo che potrebbe diventare un grande problema, perché potrebbe accadere che nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più. Vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere", sostiene il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, rispondendo a una domanda sulla proposta del ministro della Protezione civile Nello Musumeci di istituire un'assicurazione obbligatoria per gli immobili.

Orsini parla da emiliano, a Bologna per l'inaugurazione del Cersaie, a pochi chilometri dalla Romagna colpita dall'alluvione: dal palco invita le forze politiche a non "fare polemiche" ma a lavorare "pancia a terra" per "finire i 280 cantieri che sono in corso e i 400 progetti".

Appello che arriva, con parole diverse, anche dal presidente della Cei e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi: "Chiediamo alle istituzioni di intervenire, con tempestività ed efficacia, a sostegno delle famiglie e del territorio che ha mostrato, di nuovo, tutta la sua fragilità: le accuse vicendevoli e i proclami lascino il posto a misure adeguate, scelte lungimiranti e azioni concrete".

Ma mentre in Emilia-Romagna la Regione informa che le rotture sono state chiuse, i primi interventi urgenti sono stati terminati e gli evacuati sono scesi a circa 600, il confronto (e lo scontro) politico ormai si è spostato a Roma. Oggi a palazzo Piacentini, alla presenza del ministro delle Imprese Adolfo Urso, è stato illustrato il decreto interministeriale che dall'anno prossimo obbligherà le imprese ad assicurarsi dai rischi catastrofali: il provvedimento prevede "premi proporzionali ai rischi tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati".

Le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza col fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. Sace Spa potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie assicurative mediante la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato. "L'introduzione dell'obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l'occupazione", commenta Urso.

A Bologna, detto delle obiezioni di Orsini, anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin mostra prudenza sulla possibilità di un obbligo assicurativo per le case: "Non c'è stata riunione nei Consigli dei ministri in cui si è parlato di polizze sugli edifici civili - mette le mani avanti - Sulle imprese c'è ed è obbligatoria. Io credo che si debba lavorare su questo con dei criteri di compartecipazione e volontarietà". Parla di "riflessioni in corso" il sottosegretario al Mef Federico Freni, secondo cui "è ovvio che non si possa imporre al cittadino" la sottoscrizione. Dall'opposizione va all'attacco il presidente del M5s Giuseppe Conte: "Le polizze obbligatorie per rischi catastrofali attualmente non sono neppure stimabili", sottolinea, parlando di "dilettanti veri, che sbaragliano l'Italia".

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