Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

L’intemerata di Rizzo sulla Fiat ▷ “Ci dicono ‭«pezzo di storia»: a fare capitalismo così sono buoni tutti!”

1 mese fa 3
ARTICLE AD BOX

Le dimissioni di Carlos Tavares da CEO di Stellantis hanno scosso il mondo dell’automotive, generando numerose controversie e speculazioni. Tavares ha rassegnato le dimissioni domenica 1 dicembre 2024, con effetto immediato, dopo quasi quattro anni alla guida del gruppo. La decisione è giunta in un contesto di crisi per l’azienda, caratterizzato da un crollo delle vendite di veicoli elettrici e un aumento della concorrenza da parte delle case automobilistiche cinesi.
Le ragioni precise delle dimissioni non sono state rese pubbliche, ma secondo fonti interne, ci sarebbero state “opinioni diverse” tra Tavares e il consiglio di amministrazione sulla direzione futura dell’azienda.

Il presidente John Elkann guiderà un comitato esecutivo ad interim, mentre la ricerca di un nuovo CEO permanente dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2025.
La vicenda ha avuto ripercussioni immediate sul mercato azionario, con il titolo Stellantis che ha subito un calo del 6,30% il giorno successivo alle dimissioni. Inoltre, la situazione ha riacceso il dibattito sulla gestione dell’azienda e sui rapporti con il governo italiano, con richieste di un confronto in Parlamento con John Elkann.
Immediatamente dopo l’annuncio delle dimissioni, sono circolate voci su una presunta buonuscita di 100 milioni di euro per Tavares. Queste indiscrezioni hanno scatenato forti reazioni da parte dei sindacati e dell’opinione pubblica, considerando che Tavares era già noto per essere uno dei manager più pagati del settore automobilistico.
Stellantis ha prontamente smentito queste cifre, definendole “molto imprecise e lontanissime dalla realtà”. L’azienda ha dichiarato di non fornire dettagli sulle dimissioni dei propri dipendenti, dirigenti compresi, per motivi di privacy.

Non considerano che questo Tavares avrà molte buonuscite nella sua vita“, commenta Marco Rizzo. Per il coordinatore di Democrazia Sovrana e Popolare, “in realtà quella cifra è molto di più“.
Il tema è questo: gli Agnelli, gli Elkann, la Fiat, FCA, sono un capitalismo molto anomalo. In realtà è la storia del capitalismo italiano. Cioè, a fare i capitalisti così sono buoni tutti. Hanno fatto un’impresa dove dallo Stato hanno avuto tre volte l’intero valore della FIAT. La dottrina era quella di socializzare le perdite e di privatizzare i profitti“.

Ascoltate l’intervento VIDEO | “Lavori in Corso”, 5 dicembre 2024

Leggi tutto l articolo