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Quello appena conclusosi è stato l'ennesimo fine settimana complicato per la classe arbitrale. L'episodio del derby della madonnina il più discusso
Scarsa chiarezza, mancata uniformità di giudizio, interpretazioni soggettive e variabili da una partita all’altra. Quello degli arbitraggi sta diventando problema sempre più serio per il calcio italiano, e l’ultimo episodio nel derby di Milano, con il mancato fischio su Thuram, ne è solo l’ennesima riprova.
L’Inter (volendo presumere la sua probabile segnatura) pareggia, e non vince, la stracittadina contro il Milan non solo per la sfortuna che l’ha vista prendere 3 pali, ma anche perché il suo attaccante è stato atterrato in area da Pavlovic, senza alcuna conseguenza regolamentare per gli avversari.
La motivazione? L’inutile complicatezza di un protocollo VAR che non fa nulla per semplificare il lavoro degli arbitri, ma che anzi lo peggiora, intervenendo su una fattispecie piuttosto che un’altra senza seguire in modo lineare un criterio che sia chiaro per tutte le parti in causa, dai giocatori agli allenatori passando per le società tutte.
Ecco quindi che, tristemente, una delle ‘fotografie‘ di Furio Focolari di quest’ultimo weekend calcistico non riguarda il calcio giocato, quanto l’atteggiamento di una classe, quella arbitrale, che non solo non fa nulla per risolvere la situazione, ma rimane arroccata sulle sue posizioni: “Gli arbitri possono sbagliare come tutti. Non credo in complotti o altro, e sono convinto della loro buonafede. Ma quando ad esempio Chiffi fa un errore così importante, in una partita così decisiva, ecco che non solo non si ammette l’errore, ma anzi si persevera difendendo la scelta fatta, pur di fronte all’evidenza. Tutti abbiamo visto chiaramente che quello su Thuram fosse rigore netto. In quel momento i nerazzurri stavano ancora perdendo… Magari avrebbero potuto rimontare la partita“.
Duro anche il commento di Stefano Agresti: “All’estero e nelle coppe capita di vedere arbitri richiamati dal VAR decidere di non seguire le sue indicazioni. Nel nostro campionato, mi sento di poter dire che nel 95% dei casi gli arbitri modificano le proprie decisioni per adattarle sempre a quanto indicato dal VAR. L’esatto opposto!“.
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