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MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - La scoperta della terribile malattia soltanto sei mesi fa, in vacanza al mare. Ieri Leonardo Marcat, 34 anni, si è spento dopo aver combattuto con forza un tumore che non gli ha dato scampo e ha lasciato senza parole i tantissimi amici e conoscenti davanti alle epigrafi appese nel primo pomeriggio. Lascia la moglie e il figlioletto di 2 anni e mezzo.
L'impegno
Motta e Meduna sono unite nel dolore per la perdita di un uomo benvoluto, descritto come un marito amorevole, un padre attento e un professionista serio e capace. Leonardo, originario di Meduna, viveva a Motta insieme alla moglie Veronica Friso, originaria della provincia di Padova, e al figlio. Dipendente del Comune di Meduna, dove si occupava con dedizione della tesoreria e della ragioneria, Leonardo era un punto di riferimento per i colleghi e per l’amministrazione. Non era solo un lavoratore instancabile, ma anche un uomo profondamente impegnato nella vita della comunità religiosa di Motta.
Faceva parte del consiglio parrocchiale ed era ministro dell’Eucarestia, un ruolo che svolgeva con fede e dedizione. Oltre al lavoro e alla famiglia, Leonardo coltivava molte passioni. Amava la montagna, le camminate e l’arrampicata, che per lui rappresentavano momenti di connessione con la natura e con se stesso. Era un appassionato d’arte e musica, con una particolare predilezione per la lirica, che seguiva spesso all’Arena di Verona.
La moglie Veronica lo ricorda così: «Era una persona poliedrica, interessata, amante dell’arte in tutte le sue forme. Adorava città come Venezia e Vienna, dove poteva immergersi nella bellezza artistica. Era un compagno di vita meraviglioso, un padre premuroso e un punto di riferimento per tutti».
La scoperta della malattia
La malattia si è manifestata improvvisamente, con un malore avvenuto durante una vacanza al mare a Cavallino, (Venezia), lo scorso giugno. Da lì è iniziato il difficile e lungo percorso di cure, con Leonardo seguito dall’ospedale di Treviso, dallo Iov di Padova e dall’Hospice Casa dei Gelsi di Treviso. Sempre però con il sorriso stampato sul volto e lo spirito di grande positività. La famiglia ha voluto ringraziare il personale sanitario per la professionalità e l’umanità dimostrate: «Hanno accompagnato Leonardo con grande attenzione e cura durante questo difficile cammino».
Il dolore
La notizia della scomparsa di Leonardo ha colpito profondamente sia Motta che Meduna. La comunità si stringe attorno alla moglie Veronica, dipendente della segreteria del Comune di Motta, e al figlioletto. Leonardo lascia un segno indelebile in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Un uomo che amava profondamente la vita e che, nonostante la giovane età, ha saputo costruire legami solidi e significativi.
La moglie Veronica, ricordandolo, ha sottolineato il suo ruolo centrale nella famiglia e nella comunità: «Era un ottimo compagno di viaggio, nella vita e con gli amici. La sua presenza era un dono per tutti noi».
Il sindaco di Meduna Arnaldo Pitton, lo ricorda con affetto: «Era un ragazzo serio e professionale, sempre disponibile. La sua perdita lascia un vuoto profondo nella comunità e all’interno del Comune. Era una figura centrale, sia come responsabile della ragioneria che come persona, sempre attenta e scrupolosa. Siamo profondamente tristi. Leonardo era non solo un collega prezioso, ma anche un amico e un esempio di integrità».
Lascia nel dolore la moglie, il figlio, i genitori, i nonni e tutti i parenti.
I funerali saranno celebrati sabato alle 10 nel Duomo di San Nicolò a Motta, dove Leonardo, dopo la cerimonia, proseguirà per il cimitero di San Giovanni. La recita del Santo Rosario è prevista per venerdì alle 18, sempre in Duomo.