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Los Angeles, incendi in aumento a causa del vento: le fiamme arrivano a Bel Air, anche il Getty in pericolo

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Gli abitanti di Los Angeles speravano tanto nel vento e nella promessa che nel corso del fine settimana avrebbe potuto smettere di soffiare, togliendo energia agli incendi. E invece, ieri mattina, la città si è rialzata avvolta dalle fiamme ancora indomabili a causa della vegetazione secca dopo mesi di siccità: le fiamme si stanno spostando verso Santa Monica e stanno colpendo Brentwood, un altro quartiere di lusso molto popolato a nord di una ormai distrutta Pacific Palisades. Ieri ci sono state nuove evacuazioni e l’aria nella città è sempre più irrespirabile cosa che ha portato molti cittadini ad abbandonare Los Angeles. In tanti hanno pensato di andare a sud mentre continua senza sosta la ricerca dei morti affiancata da cani: le vittime accertate sono undici ma 13 persone sono disperse e il rischio è che il bilancio cresca nelle prossime ore.

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I RISCHI

Le polveri sottili disperse nell’aria stanno preoccupando le autorità: diversi studi hanno collegato il fumo degli incendi boschivi a tassi più elevati di attacchi cardiaci, ictus e arresti cardiaci, oltre che a un indebolimento delle difese immunitarie. Carlos Gould, esperto di salute ambientale presso la University of California San Diego, ha dichiarato che la concentrazione di particolato fine nell’area di Los Angeles ha raggiunto livelli allarmanti tra 40 e 100 microgrammi per metro cubo all’inizio della settimana, per poi scendere a circa 20 venerdì. Il limite massimo raccomandato dall’Oms è di 5 microgrammi per metro cubo. «I livelli di fumo degli incendi boschivi che abbiamo visto a Los Angeles negli ultimi giorni implicano un aumento della mortalità giornaliera compreso tra il 5% e il 15%”», ha affermato Gould. Los Angeles sembra un città abbandonata, cosa che ha costretto il governatore Gavin Newsom a mandare la Guardia Nazionale: l’esercito dello stato aiuterà i vigili del fuoco e i soccorritori, ma si occuperà anche di presidiare le zone evacuate per evitare furti e scontri. Ora con l’incendio principale - quello del Pacific Palisades - contenuto solo all’11%, una piccola percentuale, e gli altri fuochi che accerchiano la città, si continua a cercare di capire il motivo che ha portato a questo disastro, anche se ci vorranno mesi, dicono gli esperti: nonostante sia stata aperta una indagine per capire se sono stati dolosi o provocati dalle centraline elettriche in sovraccarico, la verità è che qualsiasi evento viene ingigantito dai cambiamenti climatici. «Siamo in una nuova era adesso», ha detto l’ex vicepresidente Al Gore, da anni impegnato nella lotta al riscaldamento globale. «Questi eventi estremi legati al clima stanno aumentando, sia di frequenza che di intensità, molto rapidamente», ha spiegato. E infatti, dicono diverse analisi, la città era preparata per gestire un incendio, non sei incendi che si sono propagati all'improvviso quattro giorni fa. Intanto, parlando di inchieste, Newsom vuole capire come mai gli idranti erano senza acqua. Ci sono molti dubbi sull’operato della sindaca di Los Angeles, Karen Bass, che adesso è stata presa di mira sia dall’opposizione repubblicana che da alcuni analisti non solo per una risposta poco repentina, ma soprattutto per il suo viaggio in Africa mentre i rischi di incendi erano molto alti.

IL BILANCIO

Il costo della devastazione continua a salire: ci sono almeno 11 morti e 100 miliardi di danni, nonché 145 chilometri quadrati di territorio ridotto in cenere, secondo i dati diffusi da AccuWeather. Ma adesso preoccupa ancora una volta il vento del deserto, che è tornato a soffiare verso la città nel pomeriggio e che potrebbe continuare nei prossimi giorni, con un nuovo picco previsto nella notte tra lunedì e martedì. In pericolo anche la Getty Villa e il Getty Museum, due tra i più importanti centri d’arte al mondo, che fino a questo momento non erano stati colpiti dalle fiamme pur trovandosi nelle aree adiacenti. Tra le star che vivono a Los Angeles anche il cantante italiano Tiziano Ferro che ieri ha rotto il silenzio e ha fatto sapere di stare bene: «Cerco di aiutare chi è in difficoltà». Sempre eri il principe Harry e sua moglie Meghan, da tempo residenti nella “capitale” mondiale dello spettacolo, sono andati a portare aiuti agli sfollati a Pasadena, dove è stato allestito un centro di accoglienza. I due hanno anche parlato con lo chef e fondatore di World Central Kitchen Jose Andres che sta aiutando a fornire pasti alle persone. L’attrice Jennifer Garner ha rivelato di aver perso un amico nei devastanti roghi: «Non ne posso veramente parlare. Un mio amico che non ha fatto a tempo a scappare», ha detto l’ex moglie di Ben Affleck alla Nbc mentre da volontaria aiutava a dar da mangiare agli sfollati nella cucina improvvisata dallo chef. Intanto online si diffondono teorie del complotto e c’è chi sostiene che i fuochi siano stato appiccati per cancellare le prove della colpevolezza di Puff Daddy, il rapper in carcere con diverse accuse di molestie.

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