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di Annalisa Lospinuso
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Mancano pochi giorni e le vetrine di Louis Vuitton si coloreranno nuovamente grazie al pennello di Takashi Murakami. Dopo due decenni torna la collaborazione tra la maison francese e l’artista pop giapponese che, nel 2003, aveva rivoluzionato lo stile LV con le celebri tele monogram reinterpretate in una palette di 33 colori, su sfondo bianco o nero. Si tratta di una “vibrante ri-edizione” di Takashi Murakami per Louis Vuitton, come annunciato dallo stesso brand sui social network, che riaccende i fari sull’importanza delle collaborazioni per le case di moda. Il marchio francese di pelletteria di lusso ha deciso di giocare la carta nostalgia per iniziare bene un anno che si appresta ad essere molto complesso per il mercato del lusso, sperando che la storica intuizione di Marc Jacobs, allora direttore creativo di Vuitton, di mischiare il mondo dell’arte pop con quello della moda possa di nuovo entusiasmare le giovani generazioni. Altri brand, invece, puntano ad esplorare nuovi confini (e nuovi target di clientela) attraverso le collaborazioni con icone dello streetwear o di altri ambiti creativi, come la musica.