Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Mafia ad Aprilia, 25 arresti di Dia e carabinieri: così si erano infiltrati nell'economia locale

6 mesi fa 2
ARTICLE AD BOX

La mafia ad Aprilia. E' scattata questa mattina all'alba una operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e del comando provinciale dei Carabinieri di Latina per dare esecuzione a un’ordinanza che ha disposto misure cautelari nei confronti di 25 persone, «talune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione mafiosa radicata in Aprilia, in provincia di Latina, e finalizzata - spiega una nota della Dda - alla consumazione di estorsioni, usura, reati contro la pubblica amministrazione e traffico di sostanze stupefacenti».

Mafia, addio ai pizzini: gli affari ora si fanno con le app

L'inchiesta su Aprilia

E' una indagine avviata nel marzo 2018 dalla Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Roma con il supporto, dall’ottobre dello stesso anno, del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, con il coordinamento della DDA della Procura di Roma, che ha permesso di raccogliere «elementi gravemente indiziari in ordine alla esistenza di una associazione mafiosa, operante nel territorio di Aprilia e comuni limitrofi avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, avente come finalità quella di commettere più delitti». Si va dal traffico di sostanza stupefacente all'estorsione aggravata, rapine, lesioni e minacce «utili ad imporsi sul territorio ed ottenere il sostentamento di affiliati detenuti».

Dagli accertamenti sono emersi episodi di usura ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria nei confronti di commercianti e imprenditori di Aprilia «per somme di denaro cospicue e con l’imposizione di tassi usurari». Gli affiliati sono accusati anche di detenzione e porto di armi che servivano «alla consumazione dei reati fine e al mantenimento del controllo del territorio e ribadire la superiorità del sodalizio».

Gli obiettivi

L'obiettivo era «acquisire in modo diretto e indiretto la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici, di ostacolare il libero esercizio del voto».

«Unitamente alle misure cautelari personali, eseguite nei confronti di indagati per i quali vige il principio di presunzione di innocenza - spiega la nota della Dia - venivano disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari misure cautelari reali e sono in corso anche numerose perquisizioni». 

Ulteriori particolari verranno forniti alle 12.30 in una conferenza stampa negli uffici della Procura della Repubblica di Roma.

Leggi tutto l articolo