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Margaret Bourke-White e Paolo Novelli, le mostre dell'estate da non perdere a Camera

5 mesi fa 6
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La mostra "Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra" a Camera chiuderà il prossimo 2 giugno e dallo scorso febbraio ha già richiamato 40.000 visitatori. E mentre c'è ancora tempo dunque per C’è tempo per scoprire il dialogo tra questi due maestri della fotografia del Novecento, che, nella Spagna degli anni Trenta, armati di una Leica e una Rolleiflex, hanno rivoluzionato le regole del fotogiornalismo e creato immagini iconiche, diventate simbolo della Guerra civile spagnola e in fondo di ogni guerra, continuano anche (sempre fino al 2 giugno) le mostre Dongkyun Vak. Heatwave e Voci Nascoste. Le lingue che resistono. 

Le mostre dell'estate a Camera

Ma quali saranno le novità dell'estate?  La protagonista dei mesi estivi sarà Margaret Bourke-White.  Dal 14 giugno al 6 ottobre 2024 gli spazi del Centro di via delle Rosine a Torino accoglieranno il nuovo percorso espositivo, a cura di Monica Poggi, che attraverso circa 130 fotografie, racconterà il lavoro e la vita straordinaria della prima fotografa della leggendaria rivista LIFE.

Cuore della ricerca di Bourke-White sono le trasformazioni del mondo, che troviamo nei reportage sull’industria americana degli anni Trenta, nei servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l'entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento, e infine nei ritratti dei grandi protagonisti del secolo, da Stalin a Ghandi.

La mostra sarà un'occasione per avvicinarsi all'opera di una figura centrale della storia della fotografia che ha raccontato la complessa esperienza umana di alcuni eventi epocali del Novecento, superando con determinazione barriere e confini di genere.

Ma non finisce qui. Dal 14 giugno la Project Room di Camera ospiterà Il giorno dopo la notte, una mostra personale di Paolo Novelli, fotografo nato a Brescia nel 1976, attivo dalla fine degli anni Novanta, tanto appartato quanto apprezzato da figure centrali della cultura fotografica italiana come Giovanni Martini, Lanfranco Colombo, Arturo Carlo Quintavalle e Giovanni Gastel.

A cura di Walter Guadagnini, l'esposizione riunisce una ventina di fotografie provenienti da due cicli di lavoro, realizzati da Novelli fra il 2011 e il 2018 e centrali nell’evoluzione del suo linguaggio. Realizzate in analogico in un rigoroso bianco e nero, le due serie presentano un unico soggetto, le finestre, nascoste da persiane chiuse o murate: una ricerca fatta di tempi lunghi di realizzazione, in cui il soggetto quotidiano diviene pretesto per una riflessione sul vedere e sull'incomunicabilità. Queste immagini sono fatte di variazioni minime, di spostamenti della luce e dell’ombra, di sfumature nei toni, tanto più silenziose quanto più evocative.

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