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Mattarella a Piacenza: 'Non schierarsi con un sì o un no, bisogna pensare' 

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella accolto da un forte e lungo applauso, quasi due minuti, all'arrivo a Palazzo Gotico a Piacenza dove partecipa all'evento "A scuola per vivere la meraviglia", parte del programma Scuole del Festival del Pensare contemporaneo che si chiude con questa cerimonia. L'evento, nel Salone monumentale, alla presenza di circa 350 studentesse e studenti provenienti da tutta Italia che presentano con dei video e degli interventi i risultati dei laboratori organizzati nell'ambito del Festival.

Lo sport uno dei temi principali. Al presidente i ragazzi hanno rivolto dei pensieri con delle lettere. L'appuntamento - col contributo del ministero dell'Istruzione e del Merito - è il culmine dei laboratori di didattica esperienziale - legati dal filo conduttore del Festival, "Vivere la meraviglia, tra stupore e spavento".

Coinvolti 35 istituti provenienti da 13 regioni. Tra loro nove scuole piacentine che hanno seguito il percorso "Immaginare il contemporaneo" scrivendo otto "lettere di futuro" indirizzate al capo dello Stato. Alcune vengono portate alla sua attenzione questo pomeriggio. Dopo questa visita a stretto giro il capo dello Stato è atteso al Municipale per il concerto in occasione dei 220 anni del Teatro.

Occorre "pensare e riflettere e non schierarsi con un sì o no su opinioni altrui. Questo è un esercizio di cittadinanza: la nostra Carta esorta ad offrire un contributo e lo si può fornire se si pensa, se si pensa in proprio e se si elabora una capacità di proposta. Non è facile mai costruire il futuro ma è davvero questo che chiede la costituzione". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Festival. 

'Sempre di più - ha detto il presidente -  siamo "indotti a correre come se vi si fosse costretti dalle convenzioni. Pensavo stamattina alle tante app che forniscono opportunità ma anche il rischio di essere passivi, per questo è sempre bene pensare in proprio, cosa che è fondamentale in questa che è la società della velocità. Perfino in vacanza abbiamo ritmi frenetici. C'è un grande scienziato, Lamberto Maffei, che ha fatto l'elogio della lentezza invitando a riappropriarsi del proprio tempo. Bisogna avere rispetto del proprio tempo. La lentezza, è il titolo di un libro di Milan Kundera e il suo messaggio è che la lentezza consente di ricordare. Naturalmente non è un elogio dell'inerzia".

"Nel corso della storia ci sono state molti interrogativi davanti alle grandi svolte, mai c'è stata però una svolta nel pensiero. Questo riguarda direttamente ciascuno di noi, c'è una cosa che distingue in modo insormontabile l'uomo e le macchine: le macchine sono replicabili, ciò che distingue la mente umana è la sua irripetibilità e la sua unicità".

"Ogni generazione è chiamata a suo modo a scoprire e vivere il rapporto con la natura: la terra non ha risorse infinite. Mi è piaciuto l'esempio che avete fatto della 'farfalla di Tokyo': c'è in esso un richiamo all'imprevedibilità degli eventi ma anche all'imprevedibilità che è una meraviglia della vita che va raccolta...continuate a battere le ali!", ha concluso il presidente  Mattarella.

LA DIRETTA

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