Meloni a Washington per l'inauguration day, messa a St. John's a pochi banchi da Trump: «Rafforzare rapporti Italia-Usa»

Mattina presto, Washington DC. Giorgia Meloni esce dal suo hotel, il corteo l'aspetta a sirene spiegate. Prima tappa: la messa a St Johns a pochi banchi da Donald Trump. Tradizionale appuntamento dell'Inauguration day. È il primo contatto con l'uomo che da mezzogiorno ore americane guiderà l'America.

I rapporti Italia-Usa

«Io penso che sia molto importante per nazione come l’Italia che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti», riflette la presidente del Consiglio in un video. Rivendica il blitz che l'ha portata qui, a DC, dopo mille riflessioni e tentennamenti dell'ultima ora. Per scommettere sul legame personale con Trump, che potrebbe incontrare a margine del giuramento nella Rotunda di Capitol Hill, a cui assisterà nelle prime file, unico capo di governo europeo presente. Riprende la premier: «Siamo qui per dare una testimonianza della volontà di continuare e semmai rafforzare quella relazione in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse. Il senso della missione è questo». Sullo sfondo tanti dossier che tengono il fiato sospeso a Palazzo Chigi. La mannaia dei dazi americani. L'Ucraina. Le spese militari della Nato che Trump vuole vedere balzare in aria, o sarà l'America ad allentare i fondi all'Alleanza. Ma non è questo il momento. Oggi è il giorno di Trump. E della scommessa americana di Giorgia Meloni. Il tempo dirà se e come ripagherà.