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Meloni riceve il Globan citizen award da Elon Musk (e cita Michael Jackson): «L'Occidente è un sistema di valori da difendere»

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«Come diceva il mio insegnante d'inglese, il cantante Michael Jackson, "I'm starting with the man in the mirror, I’m asking him to change his ways."». Letteralmente: sto cominciando dall’uomo nello specchio, gli sto chiedendo di cambiare la sua strada. Dal palco dello Ziegfeld theatre a Manhattan, una Giorgia Meloni vestita in raso nero, attinge ad un pantheon piuttosto variegato (dai “soliti” Giuseppe Prezzolini e Roger Scruton a Ronald Reagan fino, appunto, alla popstar americana) per ringraziare il think tank Atlantic council del «prestigioso» Global Citizen award e sciorinare, tra battute e rivendicazioni, una lunga descrizione della sua azione politica intrisa di «nazionalismo», «patriottismo» e della volontà «di essere leader e non una seguace». «Concetti» spiega dopo aver ricevuto la parola da Elon Musk - con cui l’intesa sin dal tavolo condiviso in platea è evidente («È onesta e vera, e sapete che non può sempre essere detto di un politico» dice il miliardario nella stringata e tanto attesa presentazione a cui aggiunge pure un «è ancora più bella dentro che fuori») - che «non dovremmo vergognarci di usare».

A un passo dall’iconica Fifth avenue dove, a proposito, nel suo hotel è stato avvistato Bill Gates (ma pure Matteo Renzi), Meloni dipinge un manifesto dell’Occidente e della sua ambizione anti-declinista. «È più di un luogo fisico» ha detto subito dopo il video di presentazione che l'ha vista stringere la mano a Joe Biden o abbracciare Volodymyr Zelensky, «un sistema di valori» di cui «non dovremmo vergognarci» né «proclamarlo superiore agli altri».

Rischi da disinnescare per Meloni, così come l’idea «del declino inevitabile» tanto cara «ai regimi autoritari» e «a un esercito di troll stranieri impegnati a manipolare la realtà». «Un’identità» comune e «delle radici profonde» a cui «non possiamo rinunciare», schierandosi al fianco dell’Ucraina, combattendo i trafficanti di esseri umani, difendendo la natura e - si rivolge a «Elon» seduto in platea - sviluppando l’intelligenza artificiale in modo da «non scambiare la nostra libertà per qualche comfort maggiore». Infine, chiude Meloni con la verve di certi discorsi scanditi per gli eventi di Fratelli d'Italia, bisogna fare una scelta: «continuare ad alimentare il declino dell’Occidente» o «ricordare chi siamo» per «lasciare ai nostri figli un mondo migliore». Quest’ultima «è la mia scelta», la rivendicazione finale di un discorso pop che ricorda da vicino un certo spirito trumpiano da "Make West great again", «E mi piace pensare che è il motivo per cui mi avete scelta».

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