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Morso da una zecca, Riccardo Scalmazzi muore dopo 2 mesi di atroci sofferenze: dramma tra gli Alpini

3 giorni fa 2
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Una storia atroce che arriva dal Trentino: Riccardo Scalmazzi, 57 anni, è morto martedì all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove era ricoverato da circa due mesi a causa di un’encefalite, con assoluta probabilità dovuta al morso di una zecca. Originario di Gavardo e cresciuto a Serle, Scalmazzi risiedeva da tempo a Bondone, in Trentino, dove si svolgeranno oggi pomeriggio - giovedì 19 dicembre - i funerali.

Secondo quanto riportato da L’Adige, che ha dato conto dell'atroce vicenda, tutto è iniziato circa due mesi fa, quando l’uomo aveva iniziato a manifestare sintomi preoccupanti. Gli approfondimenti medici avevano individuato come causa dei suoi continui malesseri un morso di zecca. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, rendendo necessario il ricovero in ospedale, fino all’esito fatale. Un calvario lungo 60 giorni, di atroci sofferenze, un calvario culminato con la morte.

Appassionato di montagna e figura molto conosciuta nella comunità trentina affacciata sul lago d’Idro, Scalmazzi era un volontario attivo nel gruppo degli Alpini, un impegno che gli aveva fatto guadagnare l’affetto e il rispetto di molti all'interno della sua comunità e non solo.

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