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Natale al Messaggero. Arbore e i ?suoi? talenti. De Sica, canto di Natale. Il gran finale del talk nella sede di via del Tritone

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 Si è conclusa alla grande l’edizione 2024 di “Natale al Messaggero”, un lungo talk di cinque giorni con interviste a personalità legate al mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura e della politica italiana. Nell’atto conclusivo della maratona natalizia c’è stato spazio per due grandi dello spettacolo: Christian De Sica e Renzo Arbore. L’autore di Quelli della notte, ha spiegato il suo amore per il surrealismo: «Amavo il Jazz che si discostava molto dagli altri generi. Anche nella comicità ho sempre cercato qualcosa che potesse essere diverso. La scoperta di cui vado più orgoglioso è Frassica, valido alfiere del surrealismo». Arbore tornerà in tv dal 9 gennaio, su Raidue, con la trasmissione “Come ridevamo”: «I ragazzi di oggi ancora non si rendono conto della potenzialità che ha la tecnologia. Li invidio molto». De Sica invece, tornerà in sala dal 23 dicembre con “Cortina Express”: «Sarà una commedia divertente che avrà anche degli elementi thriller. Si potrebbe aprire una nuova stagione del film natalizio». Una battuta anche sui cinepanettoni: «Lo scrittore Cottafavi mi disse che bisogna vederli se si vuole raccontare l’Italia degli ultimi trent’anni». Anche un gigante dello sport come l'allenatore della Roma Claudio Ranieri, è stato tra gli ospiti della giornata: il tecnico giallorosso ha autografato la palla che ha reso ancora più prestigioso l'albero di Natale della sede di via del Tritone. 

LA NEW GENERATION

Nel nuovo film con De Sica ci sarà anche Francesco Bruni: «Con Christian sono sempre la vittima mentre lui è il carnefice - racconta divertito - per fortuna sul set c'è anche Lillo con cui divido il ruolo». Presente anche la coppia d’oro del podcast italiano formata da Stefano Rapone e Daniele Tinti, autori e conduttori di Tintoria: «Noi cerchiamo di non incalzare mai gli ospiti – spiega Rapone – tutti si sentono a loro agio». Il collega Tinti si è soffermato sulla questione del politicamente corretto: «In Italia si può dire quasi tutto senza conseguenze. Questo urlare contro il politically correct, nato con un giusto presupposto, mi sembra eccessivo». Leonardo Maltese sarà invece il protagonista di “Giacomo Leopardi – Il poeta dell’infinito”, una fiction che debutterà su Raiuno il 7 gennaio: «È stata una grande sfida - dice - Leopardi è un autore molto contemporaneo. Per la metrica che usava gli sarebbe piaciuto il rap». Importante il messaggio lanciato dall’attrice Federica Cifola, in tour con il suo spettacolo teatrale “M’ammazzo”, dove racconta la maternità con ironia: «Nel nuovo anno mi auguro che nessuno avverta più l’esigenza di specificare che un cast o una rassegna siano “al femminile”. Si parla di equità di diritti, cominciamo dalle parole». Gustoso passaggio anche nel mondo della scrittura, grazie alla presenza di Gigi Padovani, autore de “Il Nuovo mondo Nutella”: la mostra “Joyn!” in esposizione al Maxxi fino al prossimo aprile, trae spunto proprio da questo libro: «Credo sia un modo per raccontare la storia italiana attraverso un barattolo che ci ha reso felici».

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IL TEATRO E I LIBRI

I lettori del Messaggero (che hanno potuto vedere gli eventi in live streaming) sono stati accompagnati sul palcoscenico da diversi attori che in questi mesi stanno calcando le scene di diversi teatri italiani, a cominciare da Giulia Vecchio, protagonista di “Non so piangere a comando”: «Difficile controllare le emozioni - sottolinea - L’esperimento coinvolgerà anche il pubblico». Poi si è passati ad Andrea Dianetti che alla Sala Umberto, il 13 gennaio, parlerà di ansia con il suo “Non ci pensare”: «Credo che oggi siamo ansiosi perché sui social vediamo la vita degli altri e abbiamo paura di non fare mai abbastanza». Il sipario si è aperto anche sul duo comico composto da Gabriele Abis e Stella Falchi, i “Casa Abis”, oltre 23 milioni di visualizzazioni sui social: «Al termine degli sketch diamo due versioni diverse sulle regole da seguire per sopravvivere nel rapporto di coppia. Ma alla fine il vero segreto è la condivisione». L'amore per il palcoscenico è stato importante anche per Eva Cela: «Pensavo che il teatro fosse una cosa poco stimolante. Invece ho scoperto la bellezza del contatto con il pubblico». Il teatro si è poi trasferito al piano terra con il cast di “Aggiungi un posto a tavola”, il musical in scena al Brancaccio: oltre a intonare la storica canzone, l'attore Giovanni Scifoni, ha spiegato la magia di questa commedia immortale: «Il pubblico ha visto tantissime repliche ma ride e si diverte sempre come fosse la prima volta».

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