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"Piangiamo la scomparsa di Luca Beatrice, un amico, un protagonista della cultura italiana e internazionale che con il suo sapere ha formato artisti e artiste": il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, saluta così il critico d'arte nonché presidente della Fondazione "La quadriennale" di Roma, che si è spento nelle scorse ore, a 63 anni, a seguito di un infarto. Grande il dolore della famiglia, che in una nota ha fatto sapere che i funerali si svolgeranno nella Parrocchia dei Santi Angeli Custodi a Torino venerdì 23 gennaio. "Curatore, critico e docente, in ogni ruolo Luca ha espresso al meglio la sua vocazione di intellettuale e polemista al servizio dell'agone pubblico - ha proseguito Giuli -. La Quadriennale di Roma, istituzione da lui presieduta, rappresenta il culmine della sua brillante carriera. Il dolore provocato dalla sua morte è indicibile. Alla sua famiglia va il mio amorevole abbraccio".
Condoglianze anche da parte del sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni: "Il mondo della cultura perde una tra le sue più brillanti figure di riferimento, un intellettuale preparato dalla voce autorevole e prestigiosa. La sua scomparsa lascia un grande vuoto". "Con la scomparsa di Luca Beatrice - ha scritto in una nota il sindaco di Torino Stefano Lo Russo - perdiamo prematuramente un grande animatore della scena culturale torinese e italiana, mente acutissima capace di un pensiero profondo e di un confronto schietto e leale. Condoglianze sentite alla sua famiglia in questo momento di dolore”. Addolorato il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone: "Il mondo dell’arte perde un critico appassionato non conforme e - come scriveva Brecht - nella categoria degli umani 'un imprescindibile'. Io ho perso un amico. A Dio, Luca".
Il nostro Luca Beatrice non c'è più: affamato di vita, poliedrico e ironico, Libero era casa sua
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha dichiarato che "la scomparsa di Luca Beatrice rappresenta una grave perdita per Torino e per il Piemonte e per il mondo della cultura e dell'arte di cui ha saputo essere interprete e narratore anche oltre i confini nazionali. Critico, giornalista, curatore, insegnante ha lasciato un segno profondo nei tanti ruoli che negli anni ha ricoperto a servizio delle istituzioni. Alla sua famiglia il cordoglio mio e della Regione Piemonte".