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La transizione energetica rallenta? Modula la propria velocità? Per un costruttore globale ed unico come Porsche, simbolo di sportività esclusiva, non è certo un problema. La tecnologia corre e la Cavallina di Stoccarda tiene il passo. Quindi nessun ripensamento sulla strada dell’ecologia e delle emissioni zero che, prima o poi, sostituiranno la mobilità termica alimentata prevalentemente a idrocarburi. Alcuni modelli iconici come la Macan hanno fatto il grande salto passando, armi e bagagli, alla motorizzazione ad elettroni. Per la vetture di tipologia più classica la casa tedesca ha mantenuto il doppio binario per rispondere nel miglior modo a tutte le richieste dei suoi esigenti clienti.
La berlina, o meglio l’ammiraglia al vertice della gamma, si è fatta in due. Da una parte, l’intramontabile Panamera costantemente aggiornata come solo i tecnici Porsche sanno fare. Per avere conferma basta guardare i progressi che ha realizzato il mito 911 in oltre mezzo secolo di storia. Dall’altra, la novità Taycan una superstar esclusivamente a batterie che, dal 2019, testimonia come le prestazioni estreme sono una prerogativa delle vetture totalmente pulite. Le signore germaniche rappresentano le due facce della stessa medaglia: lunghe circa 5 metri, ospitano almeno 4 persone offrendo prestazioni da mille e una notte che le pongono al vertice delle rispettive categorie.
La filosofia è la stessa, quella Porsche: performance estreme, piacere di guida ineguagliabile. La differenza? Una va solo alla spina. L’altra, anche se fortemente elettrificata, si rifornisce anche di benzina così da essere utilizzata come un’auto tradizionale. Anche l’andatura e il prezzo sono simili: le varianti top delle due famiglie costano circa 250 mila euro, superano i 300 orari, accelerano da 0 a 100 in meno di 3 secondi, roba da far impallidire i razzi due porte. Zuffenhausen, nell’anno che si conclude oggi, ha profondamente aggiornato tutte e due le famiglie, ciascuna delle quali offre numerose varianti. Al vertice della gamma Panamera c’è la Turbo S E-Hybrid, un mostro docile docile che eroga 575 kW (782 cv) e la bellezza di mille Nm di coppia. Il V8 biturbo 4 litri di cilindrata è il più generoso (600 cv, 441 kW) e lavora in sinergia con un elettrico da 190 cv (140 kW).
La spinta rispetto alla precedente generazione aumenta di 75 kW (oltre 100 cv) che permettono alla bestia di raggiungere i 325 km/h e di bruciare i 0-100 in appena 2,9 secondi (rispettivamente 25 km/h e 0,5 secondi maglio del vecchio modello).
Il cambio, interamente riprogettato, è un 8 rapporti PDK. La batteria, da 25,9 kWh, è in grado di accumulare il 45% di energia in più che consentono alla Panamera Turbo S E-Hybrid di percorrere 88 km a zero emission e con il ricaricatore da 11 kW la batteria si ricarica al 100%, quando è completamente scarica, in sole 2 ore e 39 minuti. Tutto il resto della meccanica è adeguato alla forza della power unit.
Le sospensioni sono di serie Active Ride con un sistema innovativo ad alta tensione a 400 volt che comanda gli ammortizzatori dotati ciascuno di pompa idraulica azionata elettricamente. In questo modo le forze di estensione e compressione compensano quasi completamente i movimenti della carrozzeria mantenendo l’auto in posizione orizzontale durante i cambi di carico generati dalle manovre di guida dinamiche. In altre parole, il rollio ed il beccheggio quasi scompaiono, conservando un peso sulle ruote capace di ottimizzare la trazione. L’asse posteriore è sterzante, l’impianto frenante è in carboceramica Pccb con dischi da 440 millimetri all’anteriore, da 380 millimetri al posteriore con le pinze colorate in giallo.
I cerchi sono da 21 pollici forgiati monodado, i pneumatici di larghezza e di spalla diverse fra avantreno e retrotreno. L’impianto audio è firmato dagli specialisti della Bose. Con così tante meraviglie a bordo la Panamera Turbo S E-Hybrid ha subito stabilito un prestigioso record. Lo scorso 12 luglio, con lo specialista Lars Kern al volante, la berlina ha girato sulla Nordschleife del Nürburgring (20,832 chilometri) in soli 7’24”172, ben 5,64 secondi in meno di quanto lui stesso aveva fatto nel 2020 con il precedente modello. Lars ha anche demolito il record di categoria delle berline con propulsore ibrido abbassandolo di 3,62 secondi.
Rinnovata, chiaramente, anche la Panamera GTS. Se la Turbo S E-Hybrid è poderosa, e ingurgita il peso in più dell’accumulatore con grande nonchalance, la Gran Turismo Sport è accompagnata da una leggerezza e da una reattività che i sui vari modelli con la celebre sigla sfoggiano. Il piacere di guida è elevato, la sportività notevole, la GTS supera i 300 orari, ma concede quasi un secondo alla E-Hybrid che ha molta più cavalleria.